Solo grazie alle immagini della telecamera interna del taxi e da altri elementi raccolti è stato possibile restringere le ricerche, senza poter risalire però alla targa del veicolo. Così è stato grazie alle approfondite attività investigative dei caschi bianchi che si è potuto arrivare al riconoscimento del furgone. Avviate subito le indagini con mirate verifiche nel quartiere Nomentano questa mattina, in una zona non distante dal luogo dell’incidente, una delle pattuglie in servizio di controllo ha avvistato un furgone Volkswagen Crafter in sosta che riportava danni compatibili con l’investimento di ieri. Così è stato individuato un 42enne che è stato accompagnato presso uffici del III Gruppo Nomentano della polizia locale dove sono tutt’ora in corso ulteriori accertamenti. Il mezzo e stato posto sotto sequestro e la patente ritirata. Il responsabile è stato denunciato per fuga e omissione di soccorso.

I FATTI

Erano da poco passate le  7.30 a Roma, all’incrocio tra la trafficatissima Via Nomentana e via Val D’Ossola. Un anziano di 69 anni che portava a spasso il cane è stato travolto da un uomo su un furgone che procedeva ad alta velocità che poi è fuggito senza prestare soccorso, l’anziano è stato trasportato al Policlinico Umberto I in condizioni critiche mentre il cane è morto sul colpo. Sul luogo dell’accaduto erano presenti tre verificatori dell’Azienda municipalizzata dei trasporti di Roma che si sono precipitati a soccorrere l’anziano e, al telefono con il 118 hanno effettuato le prime manovre che gli hanno salvato a vita.

I PROTAGONISTI

Sbalzato a venticinque metri di distanza e salvato dalle verificatrici dell’Atac che hanno prestato i primi soccorsi.  Grazie alla prontezza di Alessandra, Federica e Aldo (questi dei dipendenti Atac protagonisti della vicenda) è stato possibile salvare la vita all’investito: “Eravamo sul posto  – racconta al Riformista una verificatrice – la persona centrata dal furgone era a terra esanime. Abbiamo chiamato il 112 e l’operatore di turno ci ha guidato nelle procedure di primo soccorso. Abbiamo effettuato il massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza e l’anziano ha ripreso pian piano i sensi”.

Riccardo Annibali

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