I maestri Baudo, Costanzo e Bongiorno, la carriera politica proposta da Berlusconi e rifiutata, l’addio al mondo dello spettacolo sempre più vicino e l’aneddoto su Giorgia Meloni babysitter della figlia. E’ un Rosario Fiorello a 360 gradi quello che ieri sera, sabato 30 settembre, si è confidato a Stasera parlo io, il programma condotto dal direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci subito dopo il telegiornale. Sul divano rosso di casa sua, Fiorello, che oggi ha quasi 64 anni, ripercorre la sua lunga e proficua carriera di showman. “Nonostante sia ormai alla soglia dei quarant’anni di carriera, le interviste mi mettono un po’ ansia, perché a volte mi sembra di non essere all’altezza della domanda, o di essere banale. Mentre l’intervistatore ti fa la domanda, penso nel mio cervello ‘questo l’ho già detto, questo non si può dire’. Poi, adesso, con il politicamente corretto diventa ancora più difficile, bisogna misurare le parole qualunque cosa si dica”.

Fiorello e la carriera politica: “Me la propose Berlusconi, non dirò mai per chi voto”

“Se mi hanno chiesto di entrare in politica? Quando ero a Milano sì, ai tempi c’era Berlusconi, lavoravamo insieme a lui quindi era capitato” racconta Fiorello che alla domanda se gli sarebbe piaciuto diventare deputato o senatore risponde: “Non ne sarei capace. Io faccio parte della vecchia guardia, non che io voglia paragonarmi a quei grandi – osserva – ma ai tempi mica si sapeva per chi votasse Walter Chiari. Voglio fare spettacolo e non politica”. E quando Chiocci gli chiede per chi vota, Fiorello ride e assicura: “Non te lo dirò mai. Vuoi sapere per chi ho votato? Nelle ultime tre elezioni ho cambiato due volte schieramento. Per chi voterò alle Europee? Ti chiamerò appena sarò uscito dalla cabina per dirti per chi ho votato”, scherza.

Fiorello e i suoi maestri: Mike, Costanzo e Pippo Baudo

“Pippo Baudo è stata ed è una figura di riferimento per tutti i siciliani che hanno intrapreso questa carriera. Pippo Baudo è Pippo Baudo, per noi festeggiare la data del suo compleanno è come Natale. Ho avuto l’onore di conoscerlo e di essergli amico”, ha detto ricordando il provino in cui Baudo non lo prese. “Mi disse che dovevo fare altro, nel senso che non ero un artista da tre minuti. ‘Tu in tre minuti dici solo come ti chiami’, furono le sue parole. ‘E io ho bisogno di persone che in tre minuti mi facciano uno show. A te serve un intero programma”, ha aggiunto.

“Mike e Maurizio Costanzo sono quelli con cui ho avuto più a che fare. Maurizio Costanzo  – racconta – è stato determinante nel cambio di direzione della mia vita, è arrivato nel momento in cui da Milano decisi di cambiare vita e venire a Roma. Mi accolse al Costanzo Show, poi facemmo un’edizione di Buona domenica e lì conobbi mia moglie Susanna. Con Mike abbiamo passato cinque anni bellissimi, facevamo una campagna pubblicitaria di una compagnia telefonica e ci siamo divertiti tantissimo. Lui si divertiva come un bambino”.

Fiorello, la vita che fa sorridere e il primo tragico Sanremo

Su cosa lo fa sorridere, Fiorello non ha dubbi: “La vita mi fa sorridere. Non mi fanno sorridere le notizie che rabbuiano la vita, per questo la mattina vogliamo mettere con ‘Viva Rai2’ una finestrella di buon umore”. Non poteva mancare un passaggio su Sanremo. “Il mio primo Sanremo è stato uno dei momenti più brutti della mia vita, io lavoravo a Radio Dj e sarei dovuto andare in giro a fare interviste e mentre ero lì, arrivò la notizia della morte di mio padre che era giovanissimo, aveva 58 anni”.

Il passaggio poi è su Amadeus. “Amadeus ha riportato il Festival di Sanremo ai fasti del baudismo, un fatto riconosciuto da tutti. Lo conosco dal 1988 al mio arrivo a Milano, non abbiamo mai litigato. Un’alchimia che è nata dal primo giorno che ci siamo visti. E’ l’ultimo Sanremo di Amadeus? Sì, l’ultimo della serie, adesso, ma secondo me tra due anni torna…”. Sempre riguardo il Festival, Fiorello racconta l’esperienza del 2021, in piena pandemia e senza pubblico: “E’ stato difficile e il ruolo più complicato era il mio perché dovevo far divertire, ma chi? Dovevo immaginare il pubblico a casa e posso assicurare che era difficile. Sono però contento di averlo fatto, è una cosa che rimarrà dentro di me”. Quanto all’edizione 2024, “avrò la possibilità di entrare in teatro ma non di andare sul palco. Ci siamo dati una regola perché io devo salire sul palco sabato, l’ultima serata del Festival e l’ultima serata del festival di Amadeus, quando andrò sul palco per portarlo via”.

Fiorello e il futuro: “Ritiro? Ci stiamo avvicinando”

Quanto alla sua vita e al futuro, Fiorello parte dai rimpianti. “Il mio più grande rimpianto è quello di non avere studiato come avrei voluto perché era una questione di frequenza. Poi avrei voluto leggere di più, studiare la musica e imparare a suonare uno strumento, ma soprattutto imparare una lingua straniera”. Racconta anche della sua vita privata: “Con Susanna ci siamo conosciuti non giovanissimi con due vite alle spalle e insieme, senza dircelo, abbiamo deciso di costruire una terza vita diversa da quella che avevamo avuto. Senza quello che abbiamo vissuto nel passato non ci sarebbe il presente” e poi confessa “di tutto quello che c’è stato non toccherei nulla anche le cose brutte”. Quindi, ironizza anche sul suo possibile ritiro dalle scene: “Sono arrivato a 63 anni e credo che ci stiamo avvicinando al momento in cui mi ritirerò. Non sono uno di quelli che fanno una carriera superlunga, diciamo che tra… vabbè, non diciamo niente. Una volta dissi ‘a 50 anni smetto’ e sono già a 63, quindi…”, chiosa facendosi un selfie con Chiocci.

Fiorello e Meloni babyistter della figlia

Lo showman racconta un aneddoto anche sulla premier, in passato babysitter della figlia: “La Meloni come babysitter? Dovreste chiederlo a mia moglie. Lei dice che era bravissima, studiava mentre stava con la bimba, non la faceva giocare con le bambole, ma amava il Lego, costruiva…. Comunque un bel ricordo, nulla da dire su Giorgetta”.

Redazione

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