50mila persone, si legge sulle pagine social di Fridays For Future Italia. 50 mila manifestanti in piazza a Milano nel corteo partito questa mattina davanti al Castello Sforzesco e arrivato a Piazzale Damiano Chiesa. “Ciao Milano grazie per essere qui, è incredibile vedere così tante persone – ha detto Greta Thunberg dal palco – I ministri del mondo riuniti qui a Milano pensano di avere la soluzione per il mondo con i loro blablabla e noi siamo stanchi di questo, la speranza siamo noi”. La giovane attivista svedese ha sfilato con l’attivista ugandese Vanessa Nakate e con l’italiana Martina Comparelli.

Un corteo e un vertice, quelli dello Youth4Climate, che potrebbero passare alla storia che quelli del “bla bla bla” pronunciato da Greta Thunberg contro le “chiacchiere” dei politici e ripreso da diversi striscioni e cartelli in piazza. Prima della partenza Thunberg e Nakate si sono sedute, gli altri si sono seduti a cerchio intorno, e hanno cominciato a urlare: “Per il pianeta!”. Greta ha aperto il corteo. Qualche bandiera del movimento No Tav. “Non staremo zitti ma continueremo a scioperare dando voce a chi non ha voce. Ma più parliamo più diventiamo forti – ha detto l’attivista ugandese Vanessa Nakate – Se continuiamo a colpire il pianeta, la situazione in Africa sarà sempre peggiore”. Le due attiviste sono state protette da una sorta di cordone di sicurezza formato dagli amici, come scrive l’Ansa, e hanno marciato al ritmo di musica, ballando sulle note di Bella Ciao.

“Il clima cambia, il sistema no”, lo striscione che apriva il corteo. Composito con partecipanti di tutte le età, da ragazzi a giovani ad adulti a nonni con i nipoti. “È una marea umana oggi a Milano, il più grande corteo in epoca di pandemia nel nostro Paese. 50.000 giovani e giovanissimi hanno riempito le strade di Milano in un corteo colorato e deciso. Alla testa Greta Thunberg, Vanessa Nakate e un gruppo di delegati stranieri della Youth4Climate, gli stessi che ieri avevano contestato Draghi al grido di ‘El pueblo unido’ e ‘no more greenwashing’”, hanno scritto gli attivisti di Friday for Future Italia in un comunicato dal titolo ‘50.000 persone in piazza a Milano con Greta e contro il summit del bla-bla-bla’.

 

“Oggi inizia la PreCop, il primo passo per quella che dovrebbe essere la Cop risolutiva, ma solo pochi leader e alcuni stakeholders, le multinazionali del fossile in primis, stanno prendendo tutte le decisioni. Non solo: osservatori e movimenti non sono nemmeno stati ammessi”, afferma Martina Comparelli, portavoce nazionale di Fridays For Future Italia, che ieri ha incontrato il premier Draghi con Thunberg e Nakate. “Serve far uscire l’industria del fossile dal tavolo delle trattative, mettere al centro le popolazioni più colpite dalla crisi climatica. Vogliamo lo stop immediato ad ogni nuova infrastruttura legata a petrolio, gas e carbone, basta greenwashing, basta allevamenti intensivi”.

Al corteo si sono uniti i manifestanti di Rise Up 4 Climate e della Climate Justice Platform, all’ingresso del palazzo della Borsa Italiana, che si erano accampati tutta la notte in Piazza Affari dove era stato affisso lo striscione: “O la borsa o la vita” perché “la Borsa simboleggia il potere finanziario che sta calpestando il pianeta a danno di tutti”. I manifestanti hanno anche cantato in coro saltellando “chi non salta Cingolani è” riferendosi al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Alcuni hanno imbrattato di vernice nera il cortile di fronte alla banca dell’Unicredit in piazza Edison ed esposto cartelli con scritto “Unicredit si arricchisce con armi e petrolio”.

Il cambiamento verrà dalle strade, da noi, non dalle conferenze. La speranza non viene dal bla bla bla dei politici, non viene dalla mancanza d’azione e dalle promesse vuote. La speranzia siamo noi, la speranza c’è quando le persone si mettono insieme per un obiettivo comune. Abbiamo tutto il diritto di essere arrabbiati, di scendere in strada e chiedere il cambiamento che non solo è possibile ma anche urgentemente necessario. Vogliamo cambiare le cose e chiediamo che le cose cambino. Non fermiamoci, continuiamo a combattere. Another world is possible, we are unstoppable”, le parole di Greta Thunberg dal palco.

Anche domani, sabato 2 ottobre, si terrà un altro corteo a Milano, la marcia “Global March for Climate Justice”, che partirà intorno alle 15:00 da Largo Cairoli e attraverserà come quello di oggi, tutto il centro della città.

 

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.