«Dobbiamo agire adesso. Sono convinto che abbiamo tanto da imparare dalle vostre idee, i vostri suggerimenti e la vostra leadership. La vostra mobilitazione è stata di grande impatto, e potete starne certi: vi stiamo ascoltando». Sono queste le parole che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenuto a Milano alla Pre Cop26, ha rivolto ai giovani della Youth4climate. Il premier – racconta l’AdnKronos – ieri ha incontrato le attiviste per l’ambiente Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli («È andata benissimo», ha commentato), e ha aggiunto che «a livello di G20, vogliamo prendere un impegno per quanto riguarda l’obiettivo di contenere” il riscaldamento globale “al di sotto di 1,5 gradi”. «Siamo consapevoli che dobbiamo fare di più, molto di più», dice il premier. «Vogliamo sviluppare strategie di lungo periodo che siano coerenti con questo obiettivo».

Poi, in risposta alle accuse lanciate da Greta e Vanessa alla classe politica, Draghi ha detto: «Voi ci accusate di fare solo del ‘bla bla bla’, che, a volte, è semplicemente un modo per nasconderci dietro la nostra incapacità di realizzare programmi e implementare una serie di azioni, ma, in una certa misura, quando si parla di cambiamenti che sono veramente una trasformazione, è di fatto molto utile convincere tutti che c’è bisogno di azioni, che i limiti al riscaldamento non sono solo slogan ma numeri frutto di studi scientifici. I cittadini devono essere convinti di questo».
«Forse sono troppo ottimista – ha continuato il presidente del Consiglio – ma ho la sensazione che i leader sono tutti assolutamente convinti del bisogno di agire e di agire velocemente», ha continuato.

«Ho la sensazione che tutti i leader mondiali siano impegnati per raggiungere gli obiettivi sul clima. Questo non è sufficiente, perché ci devono essere dei programmi, degli obiettivi chiari e delle azioni, senza mai dimenticare i più deboli e i più poveri». «Questa generazione, la vostra generazione, è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Sapete fin troppo bene – ha continuato Draghi – quali sono le conseguenze drammatiche delle disuguaglianze globali in termini di povertà, malnutrizione, accesso a servizi sanitari. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento».

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