Due fughe di massa in 24 ore: la Sicilia è sempre più pressata da un’emergenza migranti che va da Lampedusa ai centri di accoglienza, da dove sono fuggite oltre 300 persone sottoposte a quarantena, domenica a Caltanissetta e lunedì a Porto Empedocle.

Le forze dell’ordine lavorano senza sosta per rintracciare i fuggitivi, che sono stati recuperati nella quasi totalità, ma gli episodi mettono a nudo tutte le difficoltà di un’accoglienza messa in piedi con poche strutture, per giunta inadeguate. A supporto dell’attività di controllo sui centri arriva personale militare dell’operazione Strade sicure. Invio anche di «una capiente nave-passeggeri» per i migranti.

 La misura è colma per il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, che scrive al ministro Luciana Lamorgese chiedendo di svuotare il centro perché “non è idoneo alla quarantena, come si è visto dalla fuga di 184 persone, la scorsa notte”.

Dal canto suo la titolare del Viminale assicura alla Regione Sicilia massima attenzione e vola in Tunisia per incontri con il presidente Kais Said e il ministro dell’Interno, Hichem Mechichi. Con loro parla di “flussi incontrollati”, così li definisce, di migranti in arrivo via mare, che “creano seri problemi legati alla sicurezza sanitaria nazionale“.

Il Viminale assicura supporto nel contrasto al traffico di esseri umani, ma la Tunisia deve fare la propria parte, perché “determinante” è “l’azione per il controllo del territorio e delle frontiere, soprattutto marittime”. D’altronde, chiosa Lamorgese in riferimento alle fughe dai centri di accoglienza, “i migranti tunisini in particolare cercano di allontanarsi in ogni modo prima del termine del periodo di quarantena obbligatorio”.

Sul tema è netto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio secondo il quale esiste un problema di “sicurezza e salute pubblica”, “non si tratta di battaglie ideologiche o politiche“. “È inconcepibile che oggi qualcuno, incurante delle regole tutt’ora in vigore, pensi di andarsene in giro senza rispettare l’obbligo della quarantena – sottolinea Di Maio via social -. Migranti o meno, fossero stati italiani avrei detto la stessa cosa. Qui è una questione di salute pubblica“.

Le opposizioni vanno alla carica, con in testa il leader della Lega Matteo Salvini che attacca: “Lampedusa è un vanto per l’Italia, non merita di essere trattata come un campo profughi e un lazzaretto“.

Intanto, proprio nella piccola isola siciliana proseguono gli arrivi di imbarcazioni di fortuna con a bordo migranti. L’hotspot resta in emergenza sovraffollamento: nel weekend è arrivato ad ospitare quasi mille persone a fronte di una capienza di 200. Al netto dei trasferimenti dei giorni scorsi, la situazione resta critica, mentre soccorritori e sanitari lavorano h24 per aiutare le persone, quasi 200, arrivate nella sola giornata di lunedì.

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