Voce agli oppressi
Gaza non è solo Hamas: in Senato il grido disperato dei dissidenti. Vasta delegazione del Pd, ma Schlein non si presenta

Gaza non è (solo) Hamas. Per i più è un concetto ben chiaro, ma non tutti sembrano – ancora oggi – vedere la guerra in Medioriente attraverso l’adeguata lente di complessità che la caratterizza. Motivo per cui, sotto un triumvirato d’eccezione composto dal Senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto, il Deputato del PD Piero Fassino e il Senatore di FDI Lucio Malan, Il Senato ha ospitato Hamza Howidy (in sede) e MM (da remoto, che ha preferito mantenere fittizia la sua identità).
I dissidenti di Hamas
Entrambi dissidenti di Hamas, hanno vissuto sulla loro pelle il conflitto civile, iniziato dopo le elezioni del 2006 con Al-Fatah e, prendendo posizione contro Hamas, sono stati arrestati e torturati dai terroristi. Promotori del movimento “Vogliamo vivere”, che cresce sempre più, sia in numero che in capacità organizzativa, hanno dato voce agli oppressi del regime. Con una velata critica all’ANP, che per forza di cose non si è rivelata all’altezza del suo ruolo, Howidy e al-Natour si sono appellati con urgenza alla comunità internazionale, attraverso le loro crude testimonianze della sofferenza del popolo palestinese, a causa della potenza terrorista che lo domina in gran parte, e con cui sembra quasi impossibile giungere a una trattativa di pace.
L’intervento di Fassino
Fassino è intervenuto dichiarando che, se la soluzione è ovviamente quella di spartire il territorio tra due popoli e due stati, meno ovvia è la sua realizzazione, perché Israele non accetterà che sia Hamas il soggetto che costituirà lo Stato palestinese, come Hamas non accetterà mai di deporre le armi. Per questo, diventa fondamentale il ruolo di una comunità internazionale che includa i paesi arabi più moderati. Davanti a una tale rete con un obiettivo comune, la speranza che Hamas possa indietreggiare sulle sue posizioni prenderebbe un po’ di consistenza. In sostanza, il primo nemico della Palestina non è Israele ma la stessa Hamas, che impedisce di vedere la possibilità di una pacifica spartizione del territorio. Coincidenza: è stata presentata da poco la contestatissima risoluzione che porta le firme dalla Segretaria del PD Elly Schlein, il Leader M5s Giuseppe Conte, e i leader di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Brunelli.
Tutti contrari all’ultima mossa di Schlein
La proposta era quella di raggiungere la pace essenzialmente con la resa di Israele, anche attraverso la sospensione degli accordi di associazione con l’Ue. Non per nulla, ha partecipato l’evento una vasta delegazione di parlamentari del Pd tra cui Sensi, Delrio, Bazoli, Zampa, Madia e De Luca. Tutti contrari all’ultima mossa della Schlein, che non si è presentata. Il giornalista e attivista politico Aurelio Mancuso ha dichiarato: «Uno degli scopi fondamentali di questo convegno è stato quello di incoraggiare la sinistra a non sottovalutare la complessità del conflitto mediorientale, e a ricordare che, la conoscenza della vita vera dei palestinesi sotto il regime di Hamas è fondamentale per vedere questo regime per ciò che realmente è, un’organizzazione terroristica e non di resistenza».
© Riproduzione riservata