Le dichiarazioni
Giorgia Meloni e l’allarme sull’intelligenza artificiale: “Un rischio per l’uomo e un modello profittevole per le aziende”

“Un mondo in cui il progresso non ottimizza più le capacità umane, ma rischia di sostituirle”. È questo l’avvertimento sull’intelligenza artificiale, lanciato dalla premier Giorgia Meloni nel corso del suo intervento all’AI Safety Summit di Londra. Un incontro sui rischi per la sicurezza legati all’utilizzo dell’IA a Bletchley Park, nota anche come Stazione X, a circa 75 km a nord-ovest della capitale britannica.
Secondo la Premier, ricevuta dal primo ministro inglese Rishi Sunak, l’intelligenza artificiale “È destinata ad incidere marcatamente sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali, perché è una tecnologia che può garantire a chi la gestisce e la utilizza un vantaggio competitivo”. “Credo che correremmo dei rischi enormi – ammette – se considerassimo questi ambiti come zone franche senza regole”, ha rimarcato Meloni, per la quale l’IA deve essere “incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo”. “Siamo chiamati a definire un quadro normativo adeguato se vogliamo sfruttare le opportunità che l’IA può offrirci. Ci vorranno molti passi e aggiustamenti negli anni a venire, collaborazione con i privati, ma innovazione e regolamentazione devono andare di pari passo”.
Dichiarazioni che fanno discutere, e sulla scia di quelle di Elon Musk, che soltanto pochi giorni fa aveva definito l’IA “una delle più grandi minacce per l’umanità”.
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