L'uscita in piazza: era la prima dopo il ricovero
Gli ultimi istanti di Papa Francesco, il saluto con la mano al suo ‘angelo’ Strappetti prima di entrare in coma e il ‘grazie’ per il giro in papamobile

Prima di perdere conoscenza ed entrare in coma, papa Francesco ha salutato con la mano il suo angelo custode di questi ultimi mesi di sofferenza, ovvero l’infermiere Massimiliano Strappetti, nominato “assistente sanitario personale”, colui che l’ha seguito nei 38 giorni di ricovero al Gemelli e nella convalescenza successiva a Casa Santa Marta. A raccontare gli ultimi istanti di vita di Bergoglio è VaticanNews che ripercorre la giornata di domenica, quando in occasione della Pasqua, il pontefice ha voluto quello che poi si è rivelato essere l’ultimo bagno di folla con le migliaia di fedeli raccolti in piazza San Pietro.
La richiesta a Strappetti e l’ultimo bagno di folla
Dopo aver presieduto la benedizione Urbi et orbi dalla Loggia di San Pietro, papa Francesco ha chiesto al suo angelo custode se fosse possibile fare un giro in papamobile tra i fedeli, il primo da quando è stato dimesso dal Gemelli a fine marzo. “Credi che possa farlo?”. E Strappetti lo ha rassicurato, dando di fatto il via libera per il giro in piazza tra i quasi 50mila fedeli presenti e ricevendo successivamente un “grazie per avermi riportato in piazza”. Nel pomeriggio Francesco è tornato nella sua residenza a Casa Santa Marta dove “ha riposto e ha trascorso una cena tranquilla”.

Il mattino seguente, “intorno alle 5.30” le prime avvisaglie del malore e l’intervento dello stesso infermiere Strappetti e del personale presente. Un’ora dopo, alle 6.30 circa, il Papa è poi entrato in coma. “Fatto un gesto di saluto con la mano a Strappetti, sdraiato sul letto del suo appartamento al secondo piano di Casa Santa Marta, il Pontefice è entrato in coma. Non ha sofferto, è avvenuto tutto rapidamente, racconta chi gli era accanto in quegli ultimi momenti” scrive VaticanNews.
La denuncia di morte di Papa Francesco
A causare la morte di Papa Francesco, così come certificato dal professor Andrea Arcangeli, a capo della direzione di Sanità e Igiene del Vaticano, è stato un ictus cerebrale. ”Certifico che Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, Residente nella Città del Vaticano, Cittadino Vaticano, è deceduto alle ore 7.35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per: ictus cerebri; coma; collasso cardiocircolatorio irreversibile in soggetto affetto da Pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica multiple; Ipertensione arteriosa Diabete tipo II. L’accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica. Dichiaro che le cause della morte secondo la mia scienza e coscienza, sono quelle su indicate” si legge nella nota.
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