Ogni anno mezzo Pnrr per tentare la fortuna
Gratta e Vinci perdenti, l’archivio di Mario: 400mila euro di biglietti ‘sfortunati’. “La ludopatia non guarisce da sola”
Ogni giorno ha tentato più volte la fortuna comprando Gratta e Vinci. Dopo anni il conto è raccapricciante: un uomo residente a Brescia ha conservato tutti i biglietti “non fortunati” per un ammontare di ben 362mila euro e adesso mette questo suo archivio a disposizione delle associazioni contro la ludopatia per lanciare un messaggio chiaro, cristallino ma che viene compreso sempre troppo tardi. Con il gioco non si vince mai.
E’ il messaggio che lancia Mario, nome di fantasia, che in nove scatoloni ha conservato tutti i gratta e vinci perdenti acquistati nel caso degli ultimi decenni. Una cifra ingente, che corrisponde al valore anche di due immobili, a cui va sommata quella di novanta milioni di lire (45mila euro) per i tagliandi comprati prima dell’addio della Lira. In totale in più di 20 anni Mario ha dilapidato ben 407mila euro.
Ludopatia, ogni anno mezzo Pnrr in Gratta e Vinci
“Che gli altri giocatori sappiano – spiega Mario così come riporta il Corriere della Sera – come si riduce chi insegue il sogno di una vincita che non arriva mai. Si fermino in tempo, si facciano aiutare”. Il non tesoretto è stato consegnato al regista teatrale Pietro Arrigoni che con la coop “Gli Acrobati” e altre cooperative sociali ha organizzato un tour per sensibilizzare i cittadini contro la ludopatia. Un tour finanziato dall’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia e che ha visto sabato scorso, 27 aprile, il suo ultimo appuntamento in largo Formentone dove sono stati posizionati a tera i gratta e vinci perdenti di Mario e con segnati con un gessetto i numeri del fallimento: 2 miliardi bruciati nel gioco ogni anno solo nel Bresciano, 111 miliardi in tutta Italia, tanto quanto mezzo Pnrr.
“Perché li ho conservati? Per ricordare a me stesso quanti soldi ho buttato via negli anni. Vedere i miei stipendi, i miei risparmi, trasformati in carta straccia pensavo potesse servirmi a smettere. È stato inutile. Ma finalmente mi sto facendo curare” ha spiegato Mario, un uomo di 70 anni che risiede in un comune in provincia di Brescia.
Gratta e Vinci, gli scatoloni con oltre 400mila euro giocati
Significative anche le parole del regista Arrigoni che tante porta in piazza le storie e le testimonianze di tante persone affette da ludopatia. Mario “si è avvicinato chiedendoci se avessimo bisogno di gratta e vinci per il nostro flash mob, visto che i nostri tagliandi erano un po’ pochini. Inizialmente – sottolinea il regista – non ha avuto il coraggio di dirmi la verità. Ha raccontato di aver trovato casualmente quelle migliaia di schedine tra i rifiuti del vicino”. Poi è emersa la verità con l’uomo che ha però deciso di non esporsi pubblicamente per “tutelare figli e famiglia”.
Adesso è in cura dopo aver speso oltre 400mila euro di gratta e vinci. Gianni Lazzari, presidente della cooperativa Mago di Oz ricorda che “tanti giocatori patologici pensano di poter guarire da soli. Un’illusione pericolosa. Purtroppo, in pochissimi decidono di farsi curare: vengono da noi quando i famigliari scoprono i conti in banca in rosso, gli stipendi pignorati”.
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