La Procura irrompe nella vicenda
Gratta e vinci rubato, il tabaccaio è stato fermato ma non la gogna per Napoli
È da sabato che non si parla di altro. La notizia rimbalza dagli organi di informazione alle pagine dei social, ispirando vignette e commenti dall’ironia più varia. Certo, si tratta di una notizia che ha dell’incredibile. Che poteva accadere ovunque ed è accaduta a Napoli. E la città ne paga lo scotto, come sempre.
La notizia riguarda il furto di un biglietto gratta e vinci del valore di 500mila euro e l’arresto del tabaccaio che lavora nella ricevitoria dove il biglietto è stato acquistato. Tra il furto e l’arresto ci sono stati due giorni di fuga scriteriata del tabaccaio e indiscrezioni sulla sua vita privata che sono finite sulle prime pagine dei giornali, assieme alle foto di lui in vacanza in Thailandia o al mare con il Rolex. Ieri la Procura di Napoli ha deciso di intervenire con un decreto di fermo. Il provvedimento è stato notificato nel primo pomeriggio a Gaetano S., 57 anni, il tabaccaio salito alla ribalta delle cronache degli ultimi giorni. Furto pluriaggravato e tentata estorsione ai danni della donna che aveva acquistato il biglietto vincente sono le accuse di cui dovrà rispondere. La sua posizione si è aggravata nelle ultime ore. Domenica mattina per Gaetano S. era scattata solo una denuncia, ieri c’è stato il fermo. Tra oggi e domani il giudice delle indagini preliminari deciderà se convalidarlo o meno. Gaetano S. rischia di finire in carcere o agli arresti per questa vicenda.
Una storia cominciata venerdì quando, nella tabaccheria di via Materdei 36, una donna di 69 anni, tra l’altro abituale cliente, acquista un gratta e vinci e scopre di aver vinto mezzo milione di euro. Stenta a credere ai suoi occhi e chiede conferma prima a uno dei dipendenti della tabaccheria, poi a uno dei titolari. Quando Gaetano S. verifica al terminale che il biglietto è quello da 500mila euro, in un istante gli passano nella mente tutte le infinite possibilità di reazione: sceglie di tenersi stretto il biglietto fra le mani, indossare il casco e correre via dalla tabaccheria. Un gesto rapido e sbalorditivo. Gaetano S. comincia a fuggire in scooter macinando chilometri nella pia illusione di utilizzare quel mezzo milione di euro per cambiare la sua vita. Una lucida follia che lo spinge fino all’aeroporto di Fiumicino dopo una sosta a Latina per aprire un conto corrente e depositare in banca il gratta e vinci milionario.
Intanto è domenica mattina e Gaetano S. è pronto a imbarcarsi su un aereo per le Canarie. Direzione Fuerteventura. Ha un biglietto last minute e chissà quali progetti per la testa. Lo fermano in aeroporto gli agenti della Polaria che in collaborazione con i carabinieri della compagnia Stella di Napoli, che coordinano le indagini, sono sulle sue tracce. Per Gaetano S. scatta la denuncia. Lui si difende lanciando a sua volta accuse nei confronti della cliente 69enne: «Il biglietto l’avevo fatto comprare io da un mio conoscente il giorno prima e alla signora avevo chiesto soltanto di andare a riscuotere la vincita che credevo ammontasse a 500 euro. Quando mi ha detto che bisognava andare in banca per ritirare i soldi, mi sono fatto consegnare il tagliando e sono andato via», sostiene Gaetano S, presentandosi negli uffici della polizia di frontiera per denunciare la donna. Ieri la posizione del 57enne è cambiata, si è aggravata e ora rischia una misura cautelare. Il gratta e vinci, intanto, è stato bloccato: l’Agenzia Accise Dogane e Monopoli fa sapere che per il momento non potrà essere riscosso e annuncia di valutare una procedura di sospensione della concessione rilasciata alla tabaccheria. Si vedrà. Molto dipenderà anche da ciò che emergerà dalle indagini. La vicenda ha ancora molti aspetti da chiarire.
Intanto sul piano mediatico la gogna è scattata, rapida e puntuale. Anche la gogna sulla città di Napoli, perché è vero che poteva accadere ovunque ma il fatto che sia accaduto a Napoli è un dettaglio che non si perdona. E così via allo “Sputtanapoli”, via alla solita denigrazione della città. «E io la ribalto – commenta Domenico Ciruzzi, avvocato penalista, intellettuale e presidente della Fondazione Premio Napoli – Non entro nel merito della vicenda sulla quale ci sono indagini in corso e rispetto alla quale vale sempre la presunzione di innocenza, ma dico che questa è una città che vive milioni di complessità e contraddizioni, assoluta bellezza e un enorme carico di fantasia e di artisticità. Se ci porta ad avere le meraviglie di Venezia, tre straordinari film in concorso, Silvio Orlando, Toni Servilllo e Paolo Sorrentino, vorrà dire che sopporteremo anche il presunto tabaccaio che scappa con il gratta e vinci».
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