Via libera dei presidenti di regione all’obbligo di Green Pass nei luoghi a rischio assembramento. Giovedì il governo approverà il decreto che impone la certificazione anti covid per spettacoli, viaggi e sport. Si tratta ancora sui ristoranti al chiuso ma la linea è quella di pensare a un pass “leggero”, rilasciato a chi ha anche una sola dose o un tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti. Così l’Italia potrà rimanere in zona bianca per tutta l’estate.

È questa la strategia adottata dal Governo per non chiudere le attività nonostante la risalita dei contagi e il proliferare della variante Delta. Nei luoghi affollati ci potranno essere dunque solo persone vaccinate o guarite o chi ha effettuato il tampone. Si pensa anche ai luoghi di lavoro: potrebbe essere previsto il trasferimento o sospensione per chi rifiuta di vaccinarsi. Il nuovo decreto sarà approvato giovedì ed entrerà in vigore da lunedì 26 luglio.

Il piano prevede l’obbligo diviso in tre fasi. La prima, che andrà in vigore dal 26 luglio o dal primo agosto, renderà necessaria la Certificazione Verde Covid-19 per gli eventi pubblici e per i ristoranti e i bar al chiuso, mantenendo la validità con una sola dose. La seconda prevede la restrizione della validità alle due dosi e andrà in vigore dal primo settembre. La stretta finale arriverà con la terza fase, che sarà valida dal 15 settembre e prevedrà il Green Pass obbligatorio per tutti i trasporti pubblici, sia quelli locali che quelli a lunga percorrenza. Tre step che garantirebbero il procedere delle inoculazioni di vaccino anche a chi ancora sfugge.

Con i numeri attuali dell’ Istituto Superiore di Sanità già da lunedì alcune regioni passerebbero in zona gialla. Con il nuovo sistema questo indicatore non sarà più fondamentale. A contare sarà soprattutto il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva. Il governo pensa a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici. Le Regioni chiedono di salire rispettivamente al 20 e al 30 %. La cabina di regia convocata per oggi dovrà fissare il tetto. E mediare anche sulla lista dei luoghi dove si entra con il certificato.

Nel documento approvato dai presidenti di Regione si ritiene “indispensabile che l’utilizzo delle certificazioni verdi sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, alle seguenti attività: grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”. L’obbligo del green pass potrebbe far alzare la percentuale della capienza nei luoghi al chiuso. Per quanto riguarda la scuola il dibattito è ancora in corso. Per il momento i governatori hanno chiesto di “raccomandare la vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo”, ma soprattutto di “prevedere che in caso di focolai a scuola possa seguire le lezioni in presenza soltanto chi ha il green pass”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.