Dopo giorni di silenzio, si sveglia anche l’Anm. L’Associazione Nazione Magistrati interviene dopo tre giorni dalla pubblicazione da parte di Beppe Grillo del video in cui difende il figlio Ciro, accusato di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza 19enne, fatti accaduti nell’estate del 2019 in Sardegna, dove attacca a muso duro i magistrati e soprattutto la presunta vittima.

Dichiarazioni che, secondo l’associazione guidata da Giuseppe Santalucia, “sfiduciano il processo”, mentre per i magistrati è invece “essenziale per la vita democratica del Paese che i processi, e quelli per violenza sessuale anzitutto, si svolgano al riparo da indebite pressioni mediatiche”.

Nella nota della Giunta esecutiva centrale dell’Anm si ricorda come i magistrati della Procura di Tempio Pausania “sapranno accertare i fatti con serenità ed equilibrio, garantiti dalla propria professionalità, nel rispetto dei diritti di tutti, degli imputati, che devono essere assistiti dalla presunzione di innocenza, e della denunciante, la cui dignità va tutelata“.

LA FRATTURA NEL M5S – Ma che il video di Grillo si stia trasformando in un boomerang per lo stesso Movimento 5 Stelle lo conferma anche la lettera aperta di 14 attivisti M5s, iscritti alla piattaforma Rousseau, affidata ad un giornale ‘amico’ come il Fatto Quotidiano.

Se da una parte gli attivisti sottolineano che “la vicenda familiare che sta travolgendo Grillo colpisce tutti noi” e soprattutto “rischia di essere usata dagli avversari politici per attaccare e indebolire in modo strumentale M5s”, dall’altra quindi gli stessi invitano i vertici pentastellati, in particolare il garante Grillo, a “considerare separatamente” le vicende.

Bordate anche sulla questione della democrazia interna. Nella lettera si lamenta infatti che “gli iscritti, gli attivisti e tutti quelli che si riconoscono nella base del Movimento, vivono ormai da mesi una situazione conflittuale in cui i vertici non comunicano con la base, i portavoce eletti in Parlamento sotto il simbolo del M5s confliggono tra loro su questioni incomprensibili, mentre tutta la nazione è in stato di difficoltà”.

GRILLO DELUSO DAI BIG – Proprio Grillo, spiegano fonti grilline all’Agi, sarebbe rimasto deluso dal comportamento di alcuni ‘big’ del Movimento, rei di non averlo deluso dall’ondata di sdegno e accuse nei suoi confronti dopo la pubblicazione del video. A questi ‘big’ Grillo si sarebbe rivolto negli ultimi due giorni chiedendo supporto pubblico, ricevendo risposte negative che lo hanno irritato non poco.

Presa di distanza arrivate per esempio dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli: “Sarebbe stato meglio non portare il dibattito dal privato nella politica. Io credo che le vittime devono poter denunciare in qualsiasi momento se si sentono vittime. E poi la magistratura deciderà sulla base dei fatti”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia