Beppe Grillo non sarà accontentato. I militanti del Movimento 5 Stelle voteranno infatti il comitato direttivo online ma non sulla piattaforma Rousseau di Davide Casaleggio, bensì su SkyVote. A comunicarlo allo stesso garante è stato Vito Crimi, capo politico reggente, in una mail inviata al comico genovese. 

La decisione di Crimi è l’ennesimo segnale di contrapposizione tra i parlamentari grillini e il fondatore del Movimento: ieri Grillo aveva tuonato contro il reggente dando un ultimatum di 24 ore per avviare subito le procedure per votare sulla piattaforma di Davide Casaleggio. Una richiesta rispedita al mittente da Crimi, che ha deciso di spostare la votazione su una piattaforma diversa da quella che nelle scorse settimane era stata, a causa dei dati degli iscritti, al centro di un lungo contenzioso finito davanti al Garante della privacy e chiuso col pagamento di circa 250mila euro a Casaleggio da parte del M5S per riavere indietro i dati degli iscritti.

Fonti del Movimento fanno sapere che la votazione per eleggere i membri del nuovo direttivo “non potrà avvenire prima di 15 giorni”.

Ma le tensioni tra deputati ed eletti pentastellati sono tutt’altro che scemate. A sostegno della richiesta di Grillo di votare su Rousseau è arrivata una diffida da parte di alcuni eletti grillini nei confronti del Comitato di Garanzia del Movimento per avviare la procedura di riconsegna dei dati  alla piattaforma Rousseau e procedere così alla nomina del direttivo sul sistema di Casaleggio. 

Nella missiva, firmata tra gli altri dalla consigliera regionale laziale Francesca De Vito, dal consigliere napoletano ed ex candidato sindaco Matteo Brambilla e dalla ex probivira Raffaella Andreola, si diffida il Comitato di garanzia “a a porre in essere quanto necessario per procedere agli adempimenti prodromici alle votazioni per consentire l’elezione dei componenti del Comitato direttivo tramite voto sulla piattaforma Rousseau”, oltre a diffidare il presidente del Comitato di Garanzia ad “astenersi dall’avviare le procedure per eventuali modifiche statutarie diverse da quelle indicate dagli Stati Generali”. 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia