Il dramma delle mine antiuomo nascoste nelle case dai russi
Guerra Ucraina – Russia, Mosca: “A Mariupol non ci sono più truppe di Kiev, abbattuto aereo con armi dell’Occidente”. Zelensky pronto a interrompere i negoziati
Dopo l’affondamento dell’incrociatore Moskva la guerra in Ucraina sembra essere nel pieno della sua escalation. Si combatte da 52 giorni e le sirene antiaereo continuano a suonare per tutta la notte a Kiev e nelle altre città ucraine tra cui Odessa, Kharkiv e Leopoli: la furia delle bombe non si arresta.
Il Pentagono ha confermato che l’affondamento della Moskva è stato causato da due missili ucraini. L’incendio ha causato anche la morte del capitano e di alcuni membri dell’equipaggio. La Russia ha inviato una nota diplomatica agli Usa avvertendo che, se continuasse la consegna di armi all’Ucraina, le conseguenze potrebbero essere “imprevedibili”. Biden va avanti.
Il presidente ucraino Zelenzky fa la conta delle perdite nelle fila dell’esercito: dall’inizio del conflitto sono morti tra i 2.500 e i 3mila soldati. “Dateci tutte le armi che abbiamo richiesto e prima avremo la pace”, dice facendo appello agli altri paesi. E rilancia il timore che i russi possano usare armi atomiche. Zelensky ha detto alla Cnn che “tutti i paesi del mondo” dovrebbero essere pronti alla possibilità che il presidente russo Vladimir Putin usi le armi nucleari tattiche: “Può non essere una informazione reale, ma può essere vero”. Per Zelensky, è possibile che i russi usino anche le armi chimiche.
L’ambasciata italiana è stata riaperta a Kiev e sarà operativa da lunedì, come ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Aperta anche quella francese. Mosca espelle 18 membri delegazione Ue.
LA DIRETTA
ORE 21.10 – ALLARME MINE ANTIUOMO: “SONO NELLE BUSTE PER LA SPESA E NEI CESTELLI DELLE LAVATRICI”
ORE 21:00 – PAPA FRANCESCO: “NOTTI DI GUERRA SOLCATE A SCIE LUMINOSE DI MORTE” – “Molti scrittori hanno evocato la bellezza delle notti illuminate dalle stelle. Invece le notti di guerra sono solcate da scie luminose di morte. In questa notte, fratelli e sorelle, lasciamoci prendere per mano dalle donne del Vangelo, per scoprire con loro il sorgere della luce di Dio che brilla nelle tenebre del mondo”. Così Papa Francesco nell’omelia durante la veglia pasquale.
ORE 20:30 – MOSCA: “ABBATTUTO A ODESSA AEREO CON ARMI OCCIDENATLI PER KIEV” – Le forze russe hanno abbattuto, nei pressi di Odessa, un aereo da trasporto che aveva bordo “un grande quantitativo di armi occidentali”. Lo ha dichiarato il portavoce della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov.
ORE 20:00 – MOSCA: “MARIUPOL RIPULITA DAI MILITANTI DI AZOV”, MA RESTANO ASSERRAGLIATI NELL’ACCIAIERIA – “L’intera area urbana di Mariupol è stata completamente ripulita dai militanti della formazione nazista Azov, dai mercenari stranieri e dalle truppe ucraine. I resti del gruppo ucraino sono attualmente completamente bloccati sull’area dell’impianto metallurgico Azovstal”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, secondo Ria Novosti. “La loro unica possibilità di salvare le loro vite è quella di deporre volontariamente le armi e arrendersi”, ha sottolineato Konashenkov, “nel corso della liberazione di Mariupol, 1.464 militari ucraini si sono già arresi. Il numero di coloro che si arrendono aumenta ogni giorno, compresi coloro che sono fuggiti dal territorio di Azovstal”. “Secondo le loro testimonianze, il numero totale di militari ucraini, nazisti e mercenari stranieri che si sono rifugiati ad Azovstal non supera le 2.500 persone”, ha detto Konashenkov. Secondo il portavoce, il reggimento Azov ha perso oltre 4 mila uomini solo a Mariupol.
ORE 19.10 – ZELENSKY: “ACCORDO DI PACE DEVE PREVEDERE DUE DOCUMENTI” – “Il trattato di pace con la Russia dovrebbe prevedere due diversi documenti: uno sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l’altro sulle sue relazioni con la Federazione Russa”. Lo ha detto il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky in un’intervista ad alcuni media ucraini, sottolineando che la Russia vorrebbe invece un unico documento. Ma – ha aggiunto – “abbiamo visto cosa è successo a Bucha, le circostanze stanno cambiando”, riporta l’Ukrainska Pravda. Zelensky ha detto che alcuni Paesi come Gran Bretagna, Usa, Italia e Turchia “si stanno dimostrando disponibili a fare da garanti, ma nessuno ha ancora dato una risposta definitiva”.
ORE 19:00 – USA PREVEDONO NUOVA OFFENSIVA DELLA RUSSIA – La Russia potrebbe lanciare una nuova fase della sua campagna militare in Ucraina già questo fine settimana o all’inizio della prossima. Lo hanno riferito due alti funzionari della sicurezza americana citati dalla Nbc a condizione di anonimato. In questo contesto, hanno detto le fonti, gli Stati Uniti stanno cercando di convincere gli alleati a mandare più armi all’Ucraina in modo che le munizioni in dotazione dei militari di Kiev non si esauriscano nel mezzo dell’offensiva.
ORE 18:30 – KIEV: “DA INIZIO GUERRA 21 GIORNALISTI UCCISI” – Dall’inizio della guerra in Ucraina hanno perso la vita 21 giornalisti. Lo ha reso noto la commissione per la libertà di stampa del parlamento ucraino, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda “Esprimiamo le nostre sincere condoglianze alle famiglie delle vittime. Chiediamo una risposta globale ai crimini commessi dagli occupanti russi in Ucraina, inclusa la distruzione dei media liberi. Chiediamo alle forze dell’ordine di documentare attentamente i crimini contro i giornalisti”, ha sottolineato citando tutti i nomi dei 21 reporter che sono rimasti uccisi dall’inizio del conflitto.
ORE 18:10 – ITALIA PRONTA A FARE DA GARANTE DELLA SICUREZZA IN UCRAINA – L’Italia si è detta pronta a fare da garante della sicurezza dell’Ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista con i media ucraini, come riporta l’agenzia di stampa Unian, aggiungendo che oltre all’Italia anche Gran Bretagna, Stati Uniti e Turchia si sono offerti come garanti. “Ad oggi, chi si è detto pronto, anche se non abbiamo ancora nulla di firmato, sono la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, l’Italia, la Turchia”, ha detto Zelensky.
ORE 18:00 – KIEV: “I RUSSI STANNO RASTRELLANDO I NOSTRI UOMINI” – “I russi stanno raccogliendo tutti gli uomini di Mariupol e li trasferiscono a Bezimenne, un villaggio del Donetsk sotto il loro controllo”. Lo affermano le autorità locali, secondo quanto riporta l’agenzia Unian, sottolineando che una volta trasferiti “gli vengono sequestrati i documenti in attesa di nuovo ordine” “Stanno compiendo una intensa ‘pulizia’ degli uomini, abbiamo le prime conferme”, ha scritto su Telegram un consigliere del sindaco della città, Petro Andryushchenko.
ORE 17:30 – LEADER SEPARATISTI: “CHI NON SI ARRENDE A MARIUPOL SARA’ ELIMINATO” – I combattenti ucraini che rimangono a Mariupol e si rifiutano di arrendersi saranno eliminati. L’avvertimento è stato lanciato dal capo dei separatisti filo-russi di Donetsk, Denis Pushilin parlando con i giornalisti nella città portuale dove i combattimenti continuano a infuriare. Nei giorni scorsi Mosca ha affermato che oltre mille marines ucraini si sono arresi a Mariupol, ma Kiev ha negato. Ed oggi Pushilin ha detto: “Quei membri dell’esercito regolare, come i marine che avete visto, si sono arresi. Mentre i nazionalisti, a quanto pare, non hanno intenzione di arrendersi, ecco perché devono essere eliminati”.
ORE 17:15 – ZELENSKY: “FINE NEGOZIATI SE FORZE KIEV SARANO DISTRUTTE A MARIUPOL – La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol “metterà fine ai negoziati con la Russia”. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, citato dal Kyiv Independent. “La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati”, ha detto. In precedenza Zelensky aveva affermato che erano in corso trattative sulla sorte di Mariupol, ma che i russi chiedono la resa. Il presidente ha detto che l’Ucraina non si fida ad accettare la richiesta russa, temendo un massacro dei propri soldati se dovessero consegnare le armi. Zelensky ha sottolineato che, in termini di morti e distruzione, “Mariupol potrebbe essere come dieci Borodyanka e voglio dire che l’eliminazione dei nostri militari, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati. C’è un punto di non ritorno, perchè non scambiamo i nostri territori e la nostra gente. E più posti ci saranno come Borodyanka, più difficile sarà”.
ORE 17:00 – CARDINALE PAROLIN INCONTRA SINDACO DI MELITOPOL – Il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha incontrato Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, che era stato rapito l’11 marzo scorso, dopo che le truppe di Putin avevano preso il controllo della città (era stato poi liberato il 16 marzo). All’incontro in Vaticano, dove si è parlato della situazione in Ucraina, erano presenti anche tre parlamentari: Maria Mezentseva, Olena Khomenko , Rustem Umerov. Lo riferisce l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash.
ORE 16:30 – MISSILI SU KHARKIV, 2 MORTI E 18 FERITI – Sale a due morti e 18 feriti il bilancio dell’attacco missilistico di questa mattina contro due distretti di Kharkiv, su cui la Procura della regione ha avviato un’indagine preliminare per violazione del diritto di guerra e omicidio premeditato. “Secondo l’indagine, verso le 11.45 – riporta la Procura generale sul suo canale Telegram – i militari russi hanno sparato contro i distretti Slobidsky e Osnovyansky di Kharkiv utilizzando un missile da crociera a lungo raggio. Il bombardamento ha ucciso due civili e ne ha feriti altri 18. Anche case, automobili, un mercato e negozi sono stati danneggiati e distrutti”.
ORE 16:15 – DISTRTUTTA LA CITTA’DI OKHTYRKA – Distrutta dai russi Okhtyrka, nella regione di Sumy. Lo comunica il sindaco Pavlo Kuzmenko, specificando come la quasi totalità delle case sia stata danneggiata dai bombardamenti: non ci sono porte o finestre e a causa della mancanza di fornitura di calore, batterie e tubi di alimentazione dell’acqua, non sono abitabili.
ORE 16:00 – A VILNIUS PROTESTA CONTRO GLI STUPRI IN UCRAINA – Donne in piedi con segni di sangue gocciolante sulle gambe nude e un sacchetto di plastica sopra la testa. E’ la protesta shock vicino all’ambasciata russa a Vilnius, in Lituania, contro gli stupri di donne ucraine da parte di soldati russi durante il russo in corso invasione dell’Ucraina.

ORE 15.30 – TIMES: “FORZE INGLESI A KIEV PER ADDESTRARE I SOLDATI UCRAINI” – Forze speciali britanniche si sono recate a Kiev nelle ultime due settimane per addestrare i militari ucraini nell’impiego di alcuni tipi di armi forniti da Londra, in particolare i razzi anti-carro Nlaw.. Lo hanno detto ufficiali ucraini al Times. Ufficiali di due battaglioni di stanza nella capitale e nella regione circostante hanno detto di avere seguito due corsi di addestramento impartiti dai loro colleghi britannici, uno la settimana scorsa e uno in quella precedente. Se la notizia fosse confermata si tratterebbe della prima volta che viene registrata la presenza in Ucraina di truppe di Paesi Nato. Gli Usa e la Gran Bretagna avevano ritirato i loro consiglieri militari prima dell’invasione russa, temendo un eventuale scontro diretto dalle conseguenze imprevedibili. Il capitano Yiriy Myronenko, il cui battaglione e’ di stanza a Obolon, nei sobborghi a nord di Kiev, ha detto che militari britannici si sono recati nella capitale ucraina per addestrare nuove reclute e richiamati nell’uso degli Nlaw, i razzi anti-carro portatili forniti a migliaia da Londra che si sono rivelati una delle armi piu’ efficaci nel contrastare l’avanzata dei russi.
ORE 15.15 – KIEV ACCUSA: “LE ARMI ARRIVANO TAQRDI E L’EUROPA MANDA QUELLE CHE NON ABBIAMO CHIESTO” – Le armi necessarie all’Ucraina per resistere all’invasione russa arrivano troppo tardi e l’Europa manda quelle che Kiev non ha chiesto. E’ la denuncia ribadita dal consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, che in un tweet puntualizza: 1) L’Ucraina chiede armi all’Europa. 2) Gli europei sostengono gli appelli ai loro governi. 3) L’Ue dà le armi all’Ucraina, non quelle che noi chiediamo. 4) Le armi ci mettono troppo ad arrivare”. Conclusione: “La democrazia non vincerà giocando questo gioco. L’Ucraina ha bisogno di armi, non tra un mese. Adesso”.
ORE 15.00 – PUTIN MULTA CHI PARAGONA L’URSS ALLA GERMANIA NAZISTA – Fino a 2mila rubli o 15 giorni di arresto per le persone fisiche, fino a 50mila rubli per quelle giuridiche. E’ la multa disposta con una ordinanza dal presidente russo Putin per quanti paragonino l’Unione Sovietica alla Germania nazista.
ORE 14.45 – NALLERTA AEREA A KIEV – Ancora sirene nella capitale ucraina. A Kiev è stata appena dichiarata l’allerta aerea, a tutti viene chiesto di ripararsi nel rifugio della protezione civile.
ORE 14.30 – RUSSI COLPISCONO RAFFINERIA DI PETROLIO A LYSYCHANSK – “I russi hanno colpito a Lysychansk una raffineria di petrolio. l’incendio, ancora in corso, si è esteso su 5000 mq. Non è la prima volta che i russi colpiscono la raffineria sperando di distruggere il petrolio per lasciare i nostri soccorritori senza carburante. Ma lì il carburante non c’è più, ci sono soltanto scorie”. Lo comunica Sergey Haidai, governatore della regione di Luhansk.
ORE 14.00 – DA DOMANI PORTI ITALIANI CHIUSI ALLE NAVI RUSSE – Da domani i porti italiani saranno vietati alle navi russe. Lo prevede una circolare diramata dal Comando generale delle capitanerie di porto che recepisce un regolamento europeo dell’8 aprile scorso. Si tratta del regolamento “concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina”. “In particolare – si legge nel testo – è stato inserito l’articolo 3 sexies bis che vieta l’accesso ai porti nazionali alle navi di bandiera Russa, dopo il 16 Aprile 2022; tale misura si applica anche nei confronti delle navi che abbiano cambiato la propria bandiera, da russa a qualsiasi altra nazionalità, dopo il 24 Febbraio 2022”.
ORE 12.50 – A LUGANSK RUSSI UCCIDONO CIVILI, INVITO AUTORITA’ A EVACUARE – Il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Haidai, ha invitato i residenti ad evacuare mentre la situazione sul terreno peggiora, con le forze russe che sparano sui civili: lo riporta l’Ukrayinska Pravda. “Non ritardate l’evacuazione! La regione di Lugansk sarà protetta dalle forze armate. L’evacuazione nelle città continua, ma a causa dei bombardamenti mattutini a Lysychansk potrebbero esserci dei cambiamenti”, ha detto Haidai ,sottolineando che le forze russe cercano di catturare le città ancora sotto il controllo ucraino, ma vengono respinti con perdite dai soldati di Kiev. Di conseguenza, ha sottolineato, gli invasori – infuriati dalle continue sconfitte – spararono sui civili.
ORE 12.30 – VIMINALE: “94MILA PROFUGHI ACCOLTI SINORA IN ITALIA – Sono 94.800 i profughi ucraini arrivati finora in Italia: 48.977 donne, 11.053 uomini e 34.770 minori. Lo rende noto il Viminale spiegando che rispetto a ieri l’incremento è di 1.024 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
ORE 12.15 – VOLODOMYR E I 48 ORFANI BLOCCATI A KHERSON
ORE 12.00 – A KHERSON 824 NUOVE BOMBE IN 46 GIORNI – Dal 28 febbraio al 15 aprile, più di 824 nuove tombe sono state aggiunte nel cimitero cittadino di Kherson, a est dell’aeroporto, da quanto si vede nelle immagini satellitari. Lo riportano le Forze Armate dell’Ucraina con riferimento all’organizzazione londinese per i diritti umani Center for Information Sustainability (Cir), citate da Unian. L’organizzazione sta monitorando le sepolture e i cimiteri nelle aree occupate dall’esercito russo, così come nelle regioni vicino alle quali si trova l’esercito russo. Le immagini satellitari sono quelle di Planet Lab. Kherson si trova nel Sud dell’ucraina.
ORE 11.50 – KIEV ESORTA I RESIDENTI A NON TORNARE, RIPRESI I BOMBARDAMENTI – L’amministrazione militare ha esortato su Telegram i residenti di Kiev a non tornare a casa poiché le truppe russe hanno ripreso a bombardare la capitale e l’intera regione. Lo riporta Ukrinform. Ogni giorno 40-50mila persone tornano nella capitale, il che rappresenta una minaccia per la sicurezza della popolazione, ha detto l’amministrazione, ci sono code di chilometri per rientrare a Kiev: “Gli aiuti umanitari, i servizi di emergenza, i medici, i servizi pubblici e i militari non riescono a superare gli ingorghi”. “Non ignorate gli allarmi per i raid aerei, rimanete al sicuro”, hanno esortato i funzionari.
ORE 11.40 – MISSILI SULL’AEROPORTO DI OLEKSANDRIA, CI SONO VITTIME – Il capo dell’amministrazione militare di Kirovohrad, nel centro dell’Ucraina, Andrii Raikovych, ha segnalato vittime in seguito all’attacco missilistico russo sull’aeroporto di Oleksandria la scorsa notte. Lo riferisce il corrispondente di Ukrinform. “In tarda serata, missili russi hanno colpito la città di Oleksandria. Le infrastrutture dell’aeroporto sono state danneggiate. Alcune persone sono state uccise e ferite”, ha detto.
ORE 11.30 – VICE PREMIER: “PRIGIONIERI DEI RUSSI 700 MILITARI E OLTRE MILLE CIVILI” – Sono 700 i militari ucraini prigionieri di guerra e oltre mille e i civili tenuti in stato di reclusione dai russi. Lo afferma la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk.
ORE 11.30 – MOSCA VIETA L’INGRESSO IN RUSSIA A BORIS JOHNSON – Mosca ha annunciato il divieto di ingresso in Russia al primo ministro britannico, Boris Johnson e ad altri esponenti del suo governo, tra cui il vice primo Ministro e ministro della Giustizia, Dominic Raab, i ministri degli Esteri e della Difesa, Elizabeth Truss e Ben Wallace. Divieto di ingresso in Russia anche per l’ex premier, Theresa May. “Questo passo – si legge in una nota del ministero degli Esteri russo – è stato compiuto in risposta alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale e a creare condizioni per strangolare la nostra economia”.
ORE 11.10 – GOVERNMATORE KHARKIV: “LIBERATO CENTRO ABITATO ROGAN, CASE DANNEGGIATE” – Ieri sera è stato liberato il centro abitato di Rogan, nella regione di Kharkiv. Circa il 50% delle abitazioni ha il tetto danneggiato e circa 70% è senza finestre ma è stata ripristinata la corrente. Lo ha comunicato il governatore della regione Oleg Synegubov
ORE 11.00 – SERVIZIO PER EMERGENZE NAZIONALI SCONSIGLIA DI TORNARE A CASA PER ORDIGNI NASCOSTI – Il servizio per le emergenze nazionali sconsiglia alle persone – attraverso il proprio canale Telegram – di tornare nelle loro case a causa dei tanti ordigni esplosivi camuffati. A corredo dell’avvertimento vengono postate anche alcune foto dove le bombe a mano sono in uno scaffale, all’interno di una borsa. Il raggio d’azione di una di queste mine antifanteria, avvertono dal Dsns, è di 90 metri.
ORE 10.30 – “RUSSI IN RITIRATA HANNO FATTO SALTARE I PONTI” – I russi durante la ritirata hanno fatto saltare in aria alcuni i ponti nella regione di Chernihiv. Lo hanno rivelato i Servizi segreti britannici.
ORE 10.15 – MISSILI RUSSI COLPISCONO FABBRICA ARMI IN UCRAINA – Una fabbrica di armi nella zona della capitale ucraina Kiev è stata colpita da attacchi russi stamattina. Il fumo si è alzato dalla zona e c’è stata una mobilitazione di polizia e militari dopo che il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha annunciato che c’erano state esplosioni nel quartiere Darnyrsky della città.
ORE 10.00 – “COMBATTIMENTI A MARIUPOL” – “La situazione a Mariupol è difficile e dura. I combattimenti sono in corso anche questa mattina. L’esercito russo impiega costantemente altre unità per prendere d’assalto la città”. Lo ha detto il portavoce del ministero della difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk in un briefing – citato dal Guardian – aggiungendo che la città non è completamente in mano all’esercito russo.
ORE 09.40 – COLPITE LE REGIONI DI POLTAVA, KIROVOHRAD, DIPROPETROVSK E MYKOLAIV – Nuovi aggiornamenti sulle zone colpite (su Kyiv Independent). I bombardamenti hanno colpito tutte le regioni a est del fiume Dnipro, sia il Donbass (Kherson, Kharkiv, Luhansk) che gli oblast di Dnipropetrovsk e Poltava, fino alle province di Kirovohrad e Mykolaiv, a ovest del fiume.
ORE 09.30 – NELLA REGIONE DI ZAPORIZHZHIA RAPITI 30 AMMINISTRATORI LOCALI – Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina le forze russe hanno rapito più di 30 tra sindaci e deputati locali nella regione di Zaporizhzhia (sud): lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, secondo quanto riporta Ukrinform, precisando che la maggior parte di loro sono già stati rilasciati.
ORE 09.20 – UCRAINA: “I RUSSI CERCANO CONTROLLO MARIUPOL” – Nelle direzioni di Donetsk e Tavriya, fa sapere lo stato maggiore ucraino, “il nemico sta cercando di impadronirsi dei territori occupati. Concentra gli sforzi principali sulla presa del controllo degli insediamenti di Popasna e Rubizhne, stabilendo il pieno controllo su Mariupol”. Secondo Kiev, ancora, i russi dovrebbero “continuare a combattere per raggiungere i confini amministrativi della regione di Kherson” per “riprendere l’offensiva”.
ORE 09. 15 – 200 BAMBINI UCCISI DALL’INIZIO DELLA GUERRA – ono 200 i bambini ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa, 360 sono stati feriti. Lo riferisce il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Liudmyla Denisova su Facebook, citata da Ukrinform.
ORE 09.00 – RAID AEREO SU LEOPOLI – Le forze russe hanno effettuato questa mattina un raid aereo su Leopoli (ovest): lo ha riferito su Telegram il governatore, Maksym Kozytskyi. Kozytskyi ha detto che l’attacco è avvenuto tra le 05:46 e le 07:02 ora locale (le 4:46 e le 6:02 in Italia) senza fornire informazioni sugli obiettivi colpiti o su eventuali vittime. La città è stata scossa da numerose esplosioni.
ORE 08.45 – KIEV: “ FORZE ARMATE RUSSE SI RAFFORZANO A IZYUM E KHARKIV” – Le forze armate russe stanno rafforzando la loro presenza nella zona della città di Izyum, nella regione di Kharkiv, dove hanno concentrato secondo lo stato maggiore dell’esercito ucraino “fino a 22 gruppi tattici di battaglione”. Inoltre, secondo l’analisi pubblicata dall’esercito di Kiev su Facebook, “gli occupanti si stanno preparando a intensificare le ostilità vicino ad Avdiivka, nella regione di Donetsk”. L’esercito russo – hanno scritto – è più attivo nella direzione di Slobozhansky, verso la quale si muovono varie unità di terra, oltre a truppe aviotrasportate e costiere.
ORE 08.30 – POLIZIA KIEV: “I 900 CIVILI MORTI SONO STATI GIUSTIZIATI” – Sarebbero stati quasi tutti giustiziati a colpi di pistola i 900 civili trovati nella regione che circonda Kiev. Su 95% cadaveri colpi di arma da fuoco. Lo riferisce l’Associated Press che cita la polizia locale, riportata dal Guardian.
ORE 08. 00 – IL 70% DELLA CITTA’ DI SEVERODONETSK È RASA AL SUOLO – L’amministrazione cittadina di Severodonetsk ha fatto sapere che il 70% della città è stata distrutta dai bombardamenti russi. Nella città restano solo 20mila cittadini sui 135mila residenti alla vigilia della guerra.
ORE 07.30 – PUTIN MINACCIA OCCIDENTE: “BASTA ARMI ALL’UCRAINA O LE CONSEGUENZE SARANNO IMPREVEDIBILI” – “Basta armi all’Ucraina o ci saranno conseguenze imprevedibili» è il monito contenuto nella “nota diplomatica” consegnata dall’Ambasciata russa al Dipartimento di Stato americano lo scorso martedì. Ma l’amministrazione Biden va avanti: dovrebbero essere recapitate a Kiev tra oggi e domani le prime armi micidiali per consentire il salto di qualità nella risposta a lungo chiesto da Zelensky.
ORE 06.00 – ESPLOSIONI A KIEV E LEOPOLI – Esplosioni sono state avvertite questa mattina a Kiev e Leopoli. Lo hanno riferito i media locali, secondo cui le sirene dell’allarme antiaereo sono suonate nella due città. Il sindaco Vitali Klitschko ha fatto sapere che nella capitale è stato colpito il distretto di Darnytsky.
ORE 05.30 – ALLARME ANTIAEREO A KIEV E ALTRE CITTA’ – Sirene d’allarme antiaereo stanno risuonando a Kiev e in altre città dell’Ucraina, nelle regioni centrali e occidentali del Paese: a Leopoli, Rivne, Ivano-Frankivsk, Volyn, Khmelnytsky, Vinnytsia e Zhytomyr. Lo riportano i media locali.
ORE 05.00 – ZELENSKY: “SANZIONI INSUFFICIENTI, CHI COMPRA ENERGIA RUSSA FINANZIA DISTRUZIONE DEMOCRAZIA” – Il presidente ucraino, nel suo consueto discorso notturno alla nazione, è tornato a battere sul tema delle sanzioni contro Mosca, “insufficienti” a fermare le operazioni militari russe. Rinnovamdo l’appello al “mondo democratico” perché bandisca il petrolio russo. Discorso indirizzato soprattutto all’Europa, ancora pesantemente dipendente dalle forniture di Mosca. “Parlando in generale – ha detto Zelensky – il mondo democratico deve accettare l’idea che il denaro incassato dalla Russia attraverso la vendita delle sue risorse energetiche è nei fatti denaro che finanzia la distruzione della democrazia. Più presto il mondo democratico riconosce che l’embargo contro il petrolio russo e la paralisi del suo settore bancario sono passi necessari per arrivare alla pace, più presto la guerra finirà”.
ORE 03.00 – ZELENSKY: “PUTIN PRONTO ALL’USO DI ARMI ATOMICHE” – Il presidente ucraino Volodomir Zelensky ha detto alla Cnn che “tutti i paesi del mondo» dovrebbero essere pronti alla possibilità che il presidente russo Vladimir Putin usi le armi nucleari tattiche: “Può non essere una informazione reale, ma può essere vero”. Per Zelensky, è possibile che i russi usino anche le armi chimiche.
ORE 01.30 – KIEV: “ABBATTUTI 7 OBIETTIVI AEREI RUSSI” – Le unità missilistiche antiaeree dell’aeronautica militare e le forze della 93ma brigata meccanizzata separata Kholodny Yar hanno distrutto ieri sette obiettivi aerei russi, comunicano le forze armate dell’Ucraina citate dall’agenzia di stampa Ukrinform. “A causa delle pesanti perdite – sottolineano i militari di Kiev -, le truppe russe hanno notevolmente ridotto l’attività nello spazio aereo ucraino, lanciando invece attacchi a distanza usando missili balistici e da crociera”.
ORE 00.30 – ZELENSKY: “PIU’ ARMI E SANZIONI PER AVVICINARE LA PACE” – “Se qualcuno dice: anno o anni, io rispondo: si può rendere la guerra molto più breve. Più e prima avremo tutte le armi che abbiamo richiesto, più forte sarà la nostra posizione e prima arriverà la pace”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy nel video messaggio serale diffuso su Telegram. “Quanto più e quanto prima avremo il sostegno finanziario che abbiamo richiesto, tanto prima ci sarà la pace”. “Prima il mondo democratico riconoscerà che l’embargo petrolifero contro la Russia e il blocco completo del suo settore bancario sono passi necessari verso la pace, prima la guerra finirà. Il nostro compito principale è accelerare il ripristino della pace”, ha aggiunto.
ORE 00.10 – ZELENSKY: “MORTI TREMILA SOLDATI UCRAINI, NON SO QUANTI SOPRAVVIVERANNO – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che sono 2.500-3 mila i soldati ucraini morti finora in guerra, mettendo la cifra a confronto con i 19-20 mila russi caduti in campo (secondo i dati del governo di Kiev). Nella sua intervista alla Cnn, che verrà trasmessa integralmente domenica, il leader di Kiev ha anche riferito di 10 mila soldati ucraini feriti, di cui “è difficile dire quanti sopravviveranno”. Il numero delle vittime civili, invece, è più difficile da quantificare. “Ci sono città del Paese – ha spiegato – che sono ancora inaccessibili, Kherson, Berdyansk, Mariupol e dunque non possiamo sapere quante persone siano realmente morte”.
ORE 00.00 – SIRENE ANTIAEREO A KIEV – Sirene anti-aeree in serata a Kiev. A riportarlo è il Guardian, che cita Luke Harding, suo giornalista a Kiev.
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