Le parole dell'ex membro del csm
Intervista ad Antonio Leone: “Cari Pm, se volete il rispetto rinunciate al potere”

Il Pd sulla riforma Bonafede sembrava aver preso le distanze. Cosa ne pensa?
Le distanze a mio parere si sono azzerate. Mi meraviglia come il buon Andrea Orlando (ex ministro della Giustizia, ndr) si sia rimangiato le sue posizioni, che sicuramente avevano avuto un maggiore apprezzamento, per compiacere l’alleato di governo.
Le distanze a mio parere si sono azzerate. Mi meraviglia come il buon Andrea Orlando (ex ministro della Giustizia, ndr) si sia rimangiato le sue posizioni, che sicuramente avevano avuto un maggiore apprezzamento, per compiacere l’alleato di governo.
Cosa andrebbe fatto subito nel tanto “criminalizzato” rapporto politica e magistratura?
Innanzitutto andrebbe eliminata da parte della politica la sudditanza psicologica nei confronti della magistratura più ideologizzata. Il legislatore deve essere meno pavido nel normare, una volta per tutte, le regole che impediscano le porte girevoli tra magistratura e politica. Tra l’altro, bisognerebbe eliminare immediatamente tutti gli incarichi extragiudiziari dei magistrati, affidati proprio dalla politica. Pensi che c’è un magistrato, con l’incarico anche di giudice tributario, che è stato autorizzato dal Csm a svolgere attività di consulenza per il presidente del Consiglio Conte. Questo magistrato, senza essere fuori ruolo, la mattina scrive le sentenze di due giurisdizioni ed il pomeriggio scrive i pareri sulle leggi del governo. Tale consulenza è retribuita con la modica cifra di 40.000 euro all’anno, 500 euro l’ora per essere maggiormente precisi. Su questo i grillini non dicono nulla: la loro battaglia sulle esagerazioni degli emolumenti è terminato. Il taglio dei vitalizi dei parlamentari ha fatto scomparire la povertà!La magistratura è sempre più delegittimata. Cosa suggerisce per invertire la rotta?
La delegittimazione è partita dall’interno stesso della magistratura, così come accaduto per la politica anni addietro. Il populismo si è impossessato di ampie fette della magistratura. Penso, poi, a quella folle ipotesi del sorteggio dei membri del Csm voluto da Bonafede e finito nel cassetto in cambio del via libera dei magistrati allo stop alla prescrizione. Magistrati che, durante lo scorso congresso nazionale dell’Anm, hanno repentinamente fatto inversione di marcia proprio su un argomento così delicato come la prescrizione. E la riforma del Csm qualcuno l’ha più vista? Le toghe, giustamente, rivendicano sempre la loro autonomia e indipendenza. Ma per tornare ad avere il rispetto e la considerazione di tutti devono anche rispettare l’autonomia della politica e, principalmente, del legislatore.
Innanzitutto andrebbe eliminata da parte della politica la sudditanza psicologica nei confronti della magistratura più ideologizzata. Il legislatore deve essere meno pavido nel normare, una volta per tutte, le regole che impediscano le porte girevoli tra magistratura e politica. Tra l’altro, bisognerebbe eliminare immediatamente tutti gli incarichi extragiudiziari dei magistrati, affidati proprio dalla politica. Pensi che c’è un magistrato, con l’incarico anche di giudice tributario, che è stato autorizzato dal Csm a svolgere attività di consulenza per il presidente del Consiglio Conte. Questo magistrato, senza essere fuori ruolo, la mattina scrive le sentenze di due giurisdizioni ed il pomeriggio scrive i pareri sulle leggi del governo. Tale consulenza è retribuita con la modica cifra di 40.000 euro all’anno, 500 euro l’ora per essere maggiormente precisi. Su questo i grillini non dicono nulla: la loro battaglia sulle esagerazioni degli emolumenti è terminato. Il taglio dei vitalizi dei parlamentari ha fatto scomparire la povertà!La magistratura è sempre più delegittimata. Cosa suggerisce per invertire la rotta?
La delegittimazione è partita dall’interno stesso della magistratura, così come accaduto per la politica anni addietro. Il populismo si è impossessato di ampie fette della magistratura. Penso, poi, a quella folle ipotesi del sorteggio dei membri del Csm voluto da Bonafede e finito nel cassetto in cambio del via libera dei magistrati allo stop alla prescrizione. Magistrati che, durante lo scorso congresso nazionale dell’Anm, hanno repentinamente fatto inversione di marcia proprio su un argomento così delicato come la prescrizione. E la riforma del Csm qualcuno l’ha più vista? Le toghe, giustamente, rivendicano sempre la loro autonomia e indipendenza. Ma per tornare ad avere il rispetto e la considerazione di tutti devono anche rispettare l’autonomia della politica e, principalmente, del legislatore.
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