Mentre l’Italia arranca nella corsa alla vaccinazione anti-Covid, con sole 322mila dosi somministrate sulle 695.175 consegnate alle autorità sanitarie nostrane (il 46,5% stando ai dati delle 9:29 di oggi), in Toscana per gli errori della gestione commissariale dell’emergenza guidata dal solito Domenico Arcuri si riescono a ‘sprecare’ 5mila dosi.

A denunciare i problemi nella Regione guidata da Eugenio Giani è il quotidiano locale ‘Il Tirreno’, che tira in ballo la fornitura sbagliata di siringhe nella regione rossa. Ad oggi le fiale consegnate sono 31.820, ma da quelle dosi i medici toscani avrebbero ricavare 38.184 dosi se da ogni fiala fosse stato possibile ‘estrarne’ sei e non cinque.

Il motivo sta nella fornitura di siringhe arrivate dalla struttura per l’emergenza vaccinazione guidata da Arcuri: come noto con alcune tipologie di siringhe è possibile estratte sei dosi da una singola fiala di vaccino (e non 5 come consigliato dalla Pfizer), pratica autorizzata anche dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.

Peccato che, come riferisce ‘Il Tirreno’, le siringhe arrivate erano troppo grosse, con gli operatori sanitari che sono riusciti a ‘recuperare’ alcune dosi in più solo grazie alla loro bravura e alle scorte di siringhe di precisione fortunatamente a disposizione di alcuni ospedali toscani. “Qui medici e infermieri hanno prelevato una media di circa 5,5 dosi da ogni fiala – spiega al Tirreno il dottor Michele Cecchi, direttore della Farmaceutica di Careggi – riducendo gli sprechi al minimo, ma attenzione, la priorità è somministrare la giusta dose a chi si sottopone al vaccino anti-Covid: 0,3 millilitri di medicinale, non di più. E su questo non devono esserci dubbi. Poi, è chiaro: è eticamente corretto non sprecare il vaccino e a Careggi ci stiamo riuscendo nella quasi totalità dei casi”.

Una situazione simile è avvenuta anche al Policlinico San Matteo di Pavia e agli ospedali della Asst locale, dove nei giorni scorsi sono arrivate dal Ministero un migliaio di siringhe non adatte al vaccino anti-Coronavirus, col primo giorno di vaccinazione ‘salvato’ dalle scorte di magazzino.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia