La vicenda Oliverio la conoscete già. Riassunto: due anni fa, quando era presidente della regione, Mario Oliverio, Pd, fu inviato al confino nel paese di montagna dove è nato, dopo che il Gip aveva respinto una richiesta d’arresto. Tutti sapevano che era innocente. Il Pd lo abbandonò a se stesso e gli negò la ricandidatura alle elezioni regionali. la Cassazione annullò il provvedimento di confin, parlando di “evidente pregiudizio accusatorio”. Di chi? del dottor Gratteri. Il Pd ancora non si mosse. L’altro ieri Oliverio è stato assolto da tutto.

Ieri uno dei massimo dirigenti del Pd nazionale, Nicola Oddati, ha finalmente espresso la solidarietà a Oliverio e ha negato che gli sia stata negata dal Pd la candidatura a presidente della regione per motivi giudiziari. E allora perché gli fu negata? Perché era ora di un ricambio generazionale, ha detto Oddati. Giusto. Oliverio ha 66 anni. Chi è stato scelto al suo posto? L’imprenditore Callipo? Quanti anni ha Callipo? 74.

E ora? Beh, ora, dice Oddati, bisognerà scegliere il nuovo candidato del Pd. Cioè Oddati già mette le mani avanti ed esclude, sembrerebbe, una candidatura di Oliverio. Lui pensa che sia giusto così: se ti processano abbi il buongusto di farti da parte. E se sei innocente? Beh, vabbé, son dettagli.

Noi abbiamo un suggerimento per il Pd: se l’idea è quella di rinnovare le generazioni scegliendo le persone più mature, si potrebbe candidare Armando Veneto, che oltretutto è l’avvocato di Oliverio: ha appena compiuto 85 anni.