Esempio per la sinistra italiana
Il piano casa di Starmer contro il picco degli affitti mensili e le altre mosse di politica neo-keynesiana. La sinistra italiana si conferma indietro anni-luce

La gestione delle operazioni belliche sul fronte ucraino non sarà né semplice né indolore. Nemmeno per Londra, che di coalizioni “volenterose” contro i nemici storici ne ha assemblate diverse e tutte di successo. Ecco perché il Labour, di nuovo al governo, ha varato un piano sociale organico. Sforzo bellico, pressione diplomatica, rilancio del Commonwealth come valvola di sfogo privilegiata per le merci e persone, protezione sociale marciano insieme. La ritrovata centralità geopolitica di Londra, che riunisce adesso una coalizione globale di 30 Paesi, si completa con la necessità di potenziare l’impegno sociale.
Il piano casa
La società inglese è da sempre fortemente polarizzata, le disuguaglianze si sono accentuate nell’ultimo trentennio, il costo sociale per le conseguenze della guerra è alto a causa dei rincari (soprattutto dell’energia). Sulla classe operaia “piovono pietre”, per citare un film di Ken Loach. Di conseguenza, Keir Starmer ha varato un piano casa con l’obiettivo ambizioso di costruire un milione e mezzo di abitazioni entro il 2029, così da rispondere a un’incalzante emergenza abitativa che vede milioni di sudditi inglesi espulsi da un mercato degli affitti scarsamente regolamentato o impossibilitati dall’acquistare un immobile.
Le contraddizioni strutturali della società inglese
Gli affitti mensili hanno raggiunto nel 2024 il picco del +9% (sono in crescita dal 2021), attestandosi – si legge nei dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica – in media a 1.276 sterline al mese (2.000 nella Capitale), mentre il valore dei terreni è cresciuto del 600% dal 1995, secondo un report della New Economics Foundation. Da più parti notano come questa emergenza sia diventata un problema anche per le stesse imprese. Sono – è bene ricordarlo – contraddizioni strutturali della società inglese, che si possono far risalire addirittura alla “recinzione delle terre” e l’espulsione dei fittavoli che comincia nel Seicento, come ricostruito dallo storico Christopher Hill, e alla concentrazione delle masse espulse dalla campagna nei bassifondi documentata da Engels.
Il piano per il taglio della burocrazia
All’impegno sul fronte casa e sanità (si parla di un’accelerazione nell’erogazione di prestazioni), si associa una forte spinta alla modernizzazione infrastrutturale, incentrata su 150 progetti ritenuti strategici, attraverso procedure semplificate che – parola di Sir Starmer – “non devono essere lunghe come un poema di Shakespeare”. Sempre a favore delle imprese, soprattutto piccole e medie, il governo Labour sta varando anche un piano per il taglio della burocrazia, mentre è allo studio un piano per l’energia da fonti rinnovabili da completare entro il 2030, così da ridurre la dipendenza dalle importazioni. In parallelo, è stato avviato anche un piano governativo di spending review e un potenziamento delle forze di polizia con 13mila ufficiali in più e agenti nei quartieri. Il Regno Unito si sta attrezzando per anni difficili, reinvestendo nella spesa sociale e favorendo la reindustrializzazione. Una politica neo-keynesiana che è la più indicata per un periodo prolungato di contrazione dell’economia globale.
Esempio per la sinistra italiana
Di contro, la sinistra italiana si conferma indietro anni-luce. Una sinistra che, negli anni, ha voluto provare a imitare o – per usare un verbo in voga – “ripartire” da tutti: da Macron a Scholz fino a Kamala Harris. Perdenti nelle urne o incapaci di fare “qualcosa di sinistra” che non sia inviso a coloro che la sinistra dovrebbero votarla. Tutti ma proprio tutti, insomma, fuorché un partito di governo vincente (questo nuovo Labour), con un leader autorevole, che da un lato porta avanti un indirizzo coerente in politica estera – con Kiev fino alla fine – e dall’altro attua un piano di welfare e di lavori pubblici. Sui punti sociali manca la sinistra in Italia, e su quei punti dovrebbe incalzare il governo. Perché si può vincere e si può anche fare – non dire – qualcosa di sinistra.
© Riproduzione riservata