Esteri
Il punto dopo la caduta del regime di Assad in Siria: ora tocca a Tajani

Caro Direttore,
nei prossimi giorni si terrà un importante summit tra Turchia, Egitto, Francia e Libia per fare il punto dopo la caduta del regime di Assad in Siria. Cresce, infatti, la preoccupazione che il Generale Haftar stia favorendo un significativo rafforzamento dell’influenza politica e militare della Russia in Libia con l’installazione di nuove basi militari nel porto di Tobruk e nell’aeroporto di Maaten Al- Sarra. Quest’ ultimo si trova nelle vicinanze dei confini di Chad e Sudan e a quanto pare viene utilizzato per le forniture di armi ai miliziani del SDF che dall’ aprile 2023 sfidano l’esercito di Khartoum in una guerra sanguinosa che ha già provocato milioni di rifugiati.
Non è, infine, escluso che nell’ imminente incontro i vertici del Cairo illustrino con maggiori dettagli a Francia, Turchia e Libia il piano che l’Egitto ha preannunciato per la Striscia di Gaza, una evidente alternativa alle ipotesi lanciate dal Presidente Donald Trump e sulle quali Giorgia Meloni non si è ancora pronunciata. La situazione in Medio Oriente e nell’ area del Golfo appare in rapida evoluzione e sono molte le domande a cui dare una risposta. Come valutare il rinnovato attivismo della Francia in Libia? Cosa possiamo aspettarci dalle relazioni bilaterali tra Roma e Parigi? È possibile ipotizzare un approccio più coordinato sulla Libia in sede europea? È utile collaborare con le nuove iniziative del Cairo? Se e cosa è cambiato per i nostri interessi nazionali dopo la svolta a Damasco?
Mentre il Copasir procede nell’ analisi rigorosa dei molteplici e controversi profili giuridici e politici del “rimpatrio” del generale Almasri appare davvero indispensabile che tutta la politica segua gli sviluppi complessivi dell’area con un approccio strategico lungimirante.
Alla Farnesina stanno lavorando ad un aggiornamento della recente evoluzione in Libia e nei paesi circostanti. Su queste basi sarebbe utilissimo – almeno a mio avviso – prevedere nei tempi più rapidi un’audizione del ministro Antonio Tajani alle commissioni Esteri di Camera e Senato.
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