Programma e ospiti
Il Riformista riunisce lunedì 30 a Roma idee e ragioni “Dalla parte di Israele”: appuntamento al teatro Rossini

Israele è da sempre nei nostri cuori. Nella nostra attenzione di giornalisti e più ancora, nell’idea che da esseri umani abbiamo del mondo: un luogo dove i diritti e le libertà, la sicurezza e la prosperità per essere globali e inclusive devono essere attivamente difese. E dove il faro di democrazia nel Medio Oriente rappresentato da Israele deve essere difeso da tutta l’umanità, quale sua espressione più meritevole e coraggiosa. Forti di questa convinzione, abbiamo condiviso con gli amici di Israele l’indignazione – che ha varcato nuovi limiti dell’immaginabile – per le atrocità del 7 ottobre. Da allora il Riformista, già sensibile, si è mobilitato.
Abbiamo dato vita a una pagina permanente, Le Ragioni di Israele. Contattato decine e decine di esperti, analisti, intellettuali che ci hanno accompagnati in un percorso di informazione corretta sopra i grandi inganni della rete su Gaza e nella denuncia puntuale dei tanti, troppi atti di puro antisemitismo mascherato da “critica politica”. Così il 1 giugno abbiamo dato inizio a un appello seguito una raccolta firme sorprendente: “Dalla parte di Israele”. Volevamo mettere insieme trecento persone, abbiamo superato in cinque giorni le 5500 firme e abbiamo dovuto fermare la raccolta per contingentare gli entusiasmi, pubblicando lunghe paginate colme di chi, per Israele, ha voluto mettere nome e cognome.
Poi abbiamo lanciato un secondo appello insieme a un gruppo di intellettuali e professionisti impegnati per Israele: Fiamma Nirenstein, Nicoletta Tiliacos, Bruno Spinazzola, Niram Ferretti, Giancarlo Loquenzi, Iuri Maria Prado e Massimo De Angelis si sono uniti al direttore Claudio Velardi – e a chi scrive – per definire i termini di una manifestazione pubblica a sostegno di Israele. Oltre venti grandi protagonisti del pensiero contemporaneo, su scala mondiale, hanno aderito alla nostra chiamata. E lunedì prossimo, 30 giugno, porteremo sul palcoscenico del Teatro Rossini di Roma, in piazza Santa Chiara, i volti, le storie, le idee di chi, nel momento più buio, mentre spira forte il vento antisemita, si alza in piedi per Israele. Perché Israele non è altro da noi: è parte di ciascuno di noi.
È nelle radici e nell’identità di ciascun italiano ed europeo. E vorremmo che almeno in parte il futuro di Israele avesse a che fare con quello di ciascuno di noi. Lunedì ne parleranno, moderati da chi scrive e da Tiziana Della Rocca, il direttore Claudio Velardi, i giovani Noà Bentura, Luca Sablone e Anuk Lévy. E poi, in un panel politico, l’ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Santagata e l’ex ministra Mariastella Gelmini. In un confronto sui media, un video registrato tra Philippe Karsenty e Bruno Spinazzola; Paolo Liguori, direttore editoriale TgCom24; l’avvocato Iuri Maria Prado, firma del Riformista; Alex Zarfati di Progetto Dreyfus.
A parlare dei nuovi nemici della libertà delle donne saranno – con la giornalista Nicoletta Tiliacos – la direttrice di Radio Radicale, Giovanna Reanda e la storica Lucetta Scaraffia. Un gran finale che guarda alle prospettive del futuro sarà assicurato dagli interventi di Richard Kemp in videomessaggio, del generale Vincenzo Camporini, dell’ex ambasciatore di Italia in Israele, Luigi Mattiolo, dal giornalista Massimo De Angelis, da Dan Diker, del Jerusalem Center for Public Affairs, dal presidente dell’Associazione Setteottobre Stefano Parisi e da Fiamma Nirenstein, giornalista e scrittrice.
Hanno aderito all’appello:
ELLIOTT ABRAMS – Già consigliere per la sicurezza nazionale di tre presidenti degli Stati Uniti d’America e responsabile di studi mediorientali al Council on Foreign Relations, think thank americano sulla politica estera di Washington e sulle sue relazioni internazionali.
JOSÉ MARÍA AZNAR – Già primo ministro spagnolo dal 1996 al 2007 con il Partito popolare e presidente del Consiglio europeo nel 2002, ha contribuito a combattere il terrorismo e a rafforzare i rapporti tra la Spagna e la Nato.
RAFAEL BARDAJI – Già consigliere per la sicurezza nazionale dal 1996 al 2007 del governo spagnolo, è il fondatore di Friends of Israel, di cui oggi è direttore esecutivo. È consigliere della Nato e scrive per il Middle East Forum.
BAT YE’OR – Storica, scrittrice e saggista egiziano-britannica. Ha realizzato numerosi libri sulle minoranze religiose e sui rapporti tra Ebraismo, Cristianesimo e Islam, fi no a diventare un’autrice conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
GEORGES BENSOUSSAN – Storico, responsabile editoriale delle pubblicazioni del Mémorial de la Shoah, autore di saggi prestigiosi, tra cui Il sionismo. Una storia politica e intellettuale. Oggi dirige la Revue d’Histoire de la Shoah.
EDWIN BLACK – Storico e giornalista d’inchiesta americano. È specializzato in diritti umani ed è attento osservatore delle interazioni tra politica ed economia nello scenario mediorientale.
ALEXANDRE DEL VALLE – Politologo francese, studioso del Medio Oriente ed esperto di geopolitica e storia contemporanea. Collabora con numerose riviste di attualità politica, con particolare attenzione a temi come il terrorismo internazionale e l’islamismo.
ANDRÉ GATTOLIN – Accademico francese e politico, già senatore per la Hauts-de-Seine dal 2011 al 2023 e vice presidente della commissione del Senato per gli Affari europei.
MARIASTELLA GELMINI – Ministro dell’Istruzione per il governo Berlusconi ter, ministro per gli Affari regionali e le autonomie per il governo Draghi, oggi è senatrice con Noi Moderati.
WILLEM J. GLASHOUWER – Reverendo, presidente di Christians for Israel International, già presidente per dieci anni dell’omonima organizzazione olandese, suo Paese di nascita, Christenen voor Israel.
RICHARD J. KEMP – Colonnello dell’esercito britannico, in servizio dal 1977 al 2006 nelle guerre contro il terrorismo. Era al comando durante l’Operation Fingal, condotta nel 2003 in Afghanistan.
MARK R. LEVIN – Analista e celebre commentatore televisivo e speaker radiofonico americano. Nato da una famiglia ebraica di Philadelphia, ha anche lavorato per l’amministrazione del presidente Reagan.
FIAMMA NIRENSTEIN – Giornalista, scrittrice e politica. Ha fi rmato per grandi testate e lavorato come inviata da Gerusalemme. Ha scritto decine di libri. Nel 2008 è stata eletta in Parlamento: ha fondato e presieduto la Commissione d’inchiesta sull’antisemitismo e la Commissione interparlamentare Italia-Israele.
ŽYGIMANTAS PAVILIONIS – Già ambasciatore per la Repubblica Lituana negli Stati Uniti e in Messico dal 2010 al 2015, è vicepresidente del Parlamento nazionale.
DANIEL PIPES – Storico, giornalista e politologo americano di origini ebraiche, è specializzato in politica estera e antiterrorismo. È il fondatore del think tank Middle East Forum, di cui è anche direttore.
MARCO SCURRIA – Politico italiano, già deputato europeo, oggi è senatore dal 2022 per Fratelli d’Italia. Dal 2023 è presidente del Transatlantic Friends of Israel.
GIULIO TERZI DI SANT’AGATA – Diplomatico e politico italiano, già ambasciatore d’Italia in Israele e negli Stati Uniti, ministro degli Esteri dal 2011 al 2013 per il governo Monti. Oggi è senatore dal 2022 per Fratelli d’Italia.
KHALED ABU TOAMEH – Analista del mondo arabo, giornalista arabo-israeliano e documentarista, scrive per il Jerusalem Post e dal 1989 è produttore e consulente per NBC News.
PHILIPPE VAL – Giornalista, comico, scrittore francese, già direttore di Charlie Hebdo, che ha contribuito a rilanciare dopo il crollo del 1981, e della stazione radiofonica France Inter fi no al 2014.
ALEJO VIDAL-QUADRAS ROCA – Fisico e politico spagnolo, già vicepresidente del Parlamento europeo dal 1999 al 2014. È stato uno dei fondatori del movimento politico Vox.
MARK WALLACE – Businessman e politico americano, già ambasciatore USA presso le Nazioni Unite dal 2006 al 2009 per la sezione Gestione e Riforme. Ha ricoperto diversi ruoli di consulenza durante l’amministrazione di George W. Bush.
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