Luana D’Orazio aveva solo 23 anni e da poco era diventata mamma di un bambino. È morta mentre lavorava nell’azienda tessile della provincia di Prato a Oste Montemurlo. La ragazza, originaria di Pistoia, è morta risucchiata da un macchinario. Nonostante il tentativo di soccorsi per lei non c’è stato nulla da fare.

L’incidente è avvenuto in mattinata poco dopo le 11.30. L’operaia stava lavorando a un orditoio quando è rimasta agganciata nel rullo ed è stata inghiottita dal macchinario. Nello stabilimento, a un’altra macchina, stava lavorando un altro operaio che però era girato di spalle e non ha visto il momento dell’incidente. È stato lui il primo a dare l’allarme ma era già troppo tardi, Luana era già stata straziata tra i rulli.

Luana lavorava in quell’azienda da un anno. “Una tragedia terribile che ci addolora profondamente la morte per un incidente sul lavoro a prato di un’operaia tessile di appena 23 anni. Un’altra vittima innocente che pesa sulla coscienza di chi non fa rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro. Ora basta!”. Lo scrive su twitter il segretario generale della cisl, Luigi Sbarra, sull’incidente mortale sul lavoro in una azienda tessile di Prato.

Era giovane e con tutta la vita davanti. Tutta la comunità è straziata da quella grave perdita. “È una tragedia che colpisce tutta la comunità e mi stringo in segno di cordoglio, anche a nome di tutta l’amministrazione comunale, alla famiglia della giovane. Aveva avuto un figlio da poco, era felice. Siamo vicini al piccolo e a tutta la famiglia”, ha scritto su Facebook Simone Calamai, sindaco di Montemurlo.

Anche il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha manifestato il suo dolore sui social: “Non si può morire sul lavoro a nessuna età. Continueremo ad impegnarci costantemente per la tutela del lavoro, per tutti e sicuro. Che la terra ti sia lieve”, ha scritto.

Subito dopo l’incidente sono intervenuti anche gli ispettori dell’Asl che hanno effettuato i controlli per capire se dietro quel terribile incidente ci sia stato un errore umano o sia stata la causa di un mancato incidente delle norme di sicurezza. Ma intanto si continua a morire sul lavoro.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.