Victor Osimhen ha trovato Mary Daniel. Lieto fine per l’appello del calciatore del Napoli che attraverso i social aveva lanciato lanciato la sua ricerca: trovare la ragazza di Lagos, in Nigeria, con una gamba amputata, che vende l’acqua nelle strade, ai semafori. Una condizione che gli ricordava la sua infanzia. “Sono davvero felice di averla trovata, ho parlato con lei e sono contento di aiutarla. So cosa significa spaccarsi la schiena per le strade di Lagos. Ho vissuto anche io questa fase della vita e so come ci si sente”, ha detto l’attaccante al Corriere della Sera.

Grazie al “potere della condivisione” dopo neanche 48 ore, Osimhen l’ha trovata, i due si sono videochiamati, lui l’ha rassicurata: da questo momento in poi l’aiuterà lui. Tutto è nato da un appello lanciato su Instagram dal calciatore tramite la pubblicazione di una foto che ritraeva la ragazza, senza una gamba, che con l’aiuto di una stampella di legno vende l’acqua, portandola in una bacinella in equilibrio sulla testa, ai semafori di una strada di Lagos. Sulla maglietta della donna la scritta “No Pain No Gain”, in italiano “Nessun dolore, nessun guadagno”. Una scritta interpretata come una sintesi della sua condizione.

L’attaccante ha quindi pubblicato uno screen della foto scrivendo: “È molto scoraggiante e allo stesso tempo una grande motivazione. Ogni informazione utile su come posso trovare questa ragazza, per piacere non esitate a inviare un messaggio in direct”. Due giorni dopo lo stesso calciatore ha pubblicato un’altra story su Instagram, ma questa volta insieme alla giovane ragazza si vede anche Osimhen. I due hanno parlato via FaceTime e l’attaccante ha ringraziato i suoi 450mila follower: “Trovata. Grazie a tutti che avete mostrato preoccupazione per la sua situazione. Dio vi benedica tutti”.

Osimhen ha dato appuntamento a Lagos a Mary Daniel. Lei incredula, nella videochiamata con un calciatore della Nazionale. “Sono felice di averti trovata – le ha detto lui – so che non è facile, sono stato anch’io per strada, mi fa troppo male vedere te. Mi sono spaccato la schiena, oggi mi va meglio e sono qui per aiutarti”. L’acquisto più costoso del Napoli, classe 1998, è nato a Olusosun, a nord di Lagos. La sua vita non è stata semplice: a sei anni è rimasto orfano della madre. Il padre, poliziotto, dopo soli tre mesi dalla morte della moglie, si è ritrovato senza lavoro.

La famiglia di Osimhen è caduta da un giorno all’altro nella povertà assoluta. Victor, a soli sette anni, vendeva acqua ai semafori della città. Lui, ultimo di sette figli, viveva vicino a una discarica dove un giorno ha trovato delle scarpette da calcio. Da quel momento, il pallone è diventato il suo sogno più grande, che è riuscito a realizzare. Ha cominciato a Lagos, e quindi è arrivato in Germania nel 2017, al Wolfsburg. Poi al Charleroi in Belgio e al Lille in Francia. In Mary Daniel ha rivisto la sua infanzia.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia