Più che alle elezioni gli italiani pensano alle bollette: il 90% è preoccupato dagli aumenti di gas e luce. Il sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per SkyTg24 mette sul piatto, oltre alle solite proiezioni di voto in cui non registrano grandi stravolgimenti nelle previsioni per le elezioni del prossimo 25 settembre, anche il pensiero degli italiani su più temi: crisi energetica, le sanzioni alla Russia, le centrali nucleari in Italia.

All’indomani del Forum di Cernobbio, con tutti i leader politici in corsa, e le divergenze tra Fratelli d’Italia e Lega sulle sanzioni a Mosca, il sondaggio registra una spaccatura sostanziale sulla questione ucraina: il 43% degli intervistati giudica giuste le sanzioni alla Russia, il 37% non le giudica giuste, il 20% non si esprime. A guardare gli elettorati, i più favorevoli alle sanzioni (71%) sono gli elettori di centrosinistra, mentre il 39% dei favorevoli del centrodestra sono contrastati da un 45% di sfavorevoli.

Spaccatura anche sui sostegni che il governo dovrebbe fornire per tamponare l’emergenza: il 36% darebbe priorità alle aziende e alle industrie, il 34% ai privati cittadini. Percentuali ancora in equilibrio sul tema delle centrali nucleari: 45% favorevoli, 37% contrari a impianti in Italia. I favorevoli si trovano in netto vantaggio tra gli elettori del centrodestra e del Terzo Polo (Azione e Italia Viva), percentuali più in bilico nel centrosinistra e nel Movimento 5 Stelle (che comunque stupisce con un 39% di favorevoli, persino superiore al 37% dei dem, vista la sua attitudine accostata al Nimby sui temi energetico-ambientali).

Proiezioni di voto: la coalizione del centrodestra si stacca sempre di più dal centrosinistra. La sfida, aggiornata a oggi, registra un 47,3% a un 28,5%. Fratelli d’Italia resta il primo partito, al 24,2%. Staccato di oltre due punti il Partito Democratico, al 21,9%. Seminati gli altri partiti: in calo al 13,5% la Lega, cresce fino al 12,1% il Movimento 5 Stelle, scende all’8,1% Forza Italia. Il Terzo Polo Azione/Italia Viva è al 5,2%. Verdi e Sinistra Italiana al 3,5%. Italexit di Gianluigi Paragone al 2,6%. + Europa al 2,2%. Unione Popolare di Luigi de Magistris all’1,2%. Impegno Civico di Luigi Di Maio allo 0,9%.

Altissimo il tasto di indecisi e di astenuti, al 42%. Il 47% degli italiani è convinto che a vincere le elezioni sarà il centrodestra. Prima del centrosinistra, al 9%, l’11% di chi crede non ci sarà alcuna maggioranza. Sergio Mattarella, con il 61%, resta il leader di cui gli italiani si fidano di più: 61%. A seguire Mario Draghi, 54%, Giorgia Meloni, al 39%, Giuseppe Conte al 34%, Silvio Berlusconi al 29%. Certo è che il 77% degli intervistati nutre nessuna o poca fiducia in tutta la classe politica italiana. È per il 62% la rabbia il sentimento che più ispira la classe politica.

Gli italiani hanno cominciato ad adottare nuovi comportamenti per risparmiare: l’82% usa lampadine a Led, il 76% ha abbassato il riscaldamento in casa, il 73% usa il programma “eco” sulla lavatrice o lavastoviglie, il 72% ha abbassato la temperatura dell’acqua quando fa il bagno o la doccia, il 68% stacca la spina degli elettrodomestici in standby, il 67% ha ridotto gli spostamenti in automobile, il 61% usa meno l’aria condizionata, il 53% investe sull’efficienza energetica domestica.

Il 28% degli italiani ritiene che per far fronte alla crisi energetica si dovrebbe destinare denaro pubblico per bloccare gli aumenti ai danni degli utenti finali. Per il 26% si dovrebbe investire in rigassificatori, per il 22% cessare le ostilità con la Russia e riprendere gli approvvigionamenti, per l’11% razionare l’accesso all’elettricità e al gas.