Poche chance
Ius Scholae, cos’è la proposta bloccata dal centrodestra

Ius Scholae, il momento è adesso. O meglio sarebbe, perché il centrodestra ha deciso che non è tra le priorità e sta provando tutte le tecniche dilatorie per farlo slittare. È cominciato ieri, in commissione Affari costituzionali alla Camera, l’esame degli emendamenti alla pdl Cittadinanza, che introduce lo ius scholae per legare il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri al percorso scolastico. Sono 728 gli emendamenti presentati: 484 dalla Lega, 167 da FdI, 15 da Pd, 11 da Iv, 10 da FI, 9 dal M5s, 5 rispettivamente da Leu e Coraggio Italia, 11 da Azione-+Europa, 9 da Europa verde e 2 da Alternativa.
“Non ci spaventano i circa 700 emendamenti ostruzionistici”, ha dichiarato in un post su Twitter il presidente della I commissione e relatore della proposta, Giuseppe Brescia (M5s), convinto che “il dibattito di oggi” dimostri “che la società è pronta a una riforma delle legge che metta al centro il percorso scolastico”. Dei quasi 730 emendamenti, circa 230 sono stati stoppati dalla presidenza della I commissione: i gruppi avranno tempo fino a domani alle 15 per i ricorsi. Quelli ostruzionistici erano i circa 140 emendamenti, prevalentemente di Fratelli d’Italia, puntavano ad abrogare o sostituire parole del testo rendendolo incomprensibile in lingua italiana. Altri 60 a firma Lega non saranno posti ai voti perché contengono modifiche di carattere meramente formale, proponendo ad esempio sinonimi. Il termine per la presentazione dei ricorsi è fissato entro le 15 di oggi. Domani dopo i lavori pomeridiani dell’aula, è prevista una seduta in cui saranno dati i pareri.
Potrebbero essere ripescati alcuni emendamenti tra i quali quello del deputato di +Europa Riccardo Magi che, riferendosi alla disciplina del permesso di soggiorno, introduce una nuova tipologia di permesso di soggiorno per radicamento, e quello di Marco di Maio (Iv) che prevede la possibilità, per i cittadini ucraini giunti in Italia tra il 1° gennaio e il 24 febbraio 2022, di ottenere un permesso di soggiorno di protezione temporanea. L’approvazione della norma è un banco di prova che punta a capire se su questioni socialmente rilevanti è possibile misurare la convergenza tra riformisti di centrosinistra e centrodestra, e se il M5S – che sul tema è sembrato poco impegnato – terrà fede alle promesse.
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