L’uso sperimentale del Tocilizumab sui pazienti con Covid-19 continua a dare ottimi risultati, e non solo a Napoli. Arriva infatti da Chieti la notizia di un paziente 30enne dimesso dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale Santissima Annunziata, dove da circa venti giorni è utilizzato il farmaco.

Il trattamento sperimentale è nato grazie alla task force guidata dal professore Ascierto, l’oncologo del Pascale di Napoli che ha avviato le prime sperimentazioni sul Tocilizumab, il farmaco contro l’artrite reumatoide utilizzato per la prima volta a Napoli per combattere le infiammazioni polmonari più gravi provocate dall’infezione da Coronavirus.

“Nel Policlinico di Chieti sono in trattamento oltre 100 pazienti con terapie antivirali standard – spiega Jacopo Vecchiet, responsabile dell’unità operativa e ordinario di Malattie infettive all’università ‘d’Annunzio’ di Chieti-Pescara – Sono, inoltre, in corso diverse terapie sperimentali usate nei casi più critici. Una decina di pazienti sono in trattamento con Tocilizumab e tre con Remdesivir, farmaco innovativo utilizzato per il trattamento dell’Ebola. Chieti è tra i pochi centri italiani a cui è stato concesso l’utilizzo del farmaco. I numeri non consentono ancora, per la nostra esperienza, di trarre conclusioni ed è necessario essere cauti. Per ora possiamo solo prendere atto dei risultati che nei casi singoli riusciamo a ottenere”.

Sempre nella giornata di sabato sono stati dimessi una donna di 81 anni, proveniente dall’Ortopedia di Lanciano, e un uomo di 44 anni.

SEI GUARITI A CASERTAIeri l’ennesima buona notizia era arrivata da Caserta, dove sei pazienti sottoposti al trattamento con il tocilizumab erano guariti dal Coronavirus. “Sono già guariti sei pazienti, di cui cinque dimessi e uno in divezzamento dall’ossigenoterapia. Abbiamo trattato otto pazienti con il nuovo farmaco Tocilizumab”, aveva spiegato infatti Paolo Maggi, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale di Caserta ‘Sant’Anna e San Sebastiano’.

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