“Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici libici”. Con questo Tweet in sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano ha commentato le drammatiche esplosioni a Beirut, capitale del Libano, non della Libia. E subito ha scatenato l’ironia dei social, diventando senza dubbio il protagonista della giornata suo malgrado.

“Grandissimo sottosegretario agli esteri poi magari impara la geografia!”, commenta un utente. E l’esponente M5S risponde: “C’è poco da scherzare con queste cose, ho sbagliato a scrivere, i morti invece restano, fenomeni”. Tra i più lapidari commentatori dello sciagurato Tweet c’è l’ex 5stelle Luis Orellana, uno degli epurati dal movimento. “Molti hanno fatto ironia sul tuo errore perché talvolta si sceglie di ridere per non piangere avendo te al Governo – scrive – Anche in questa tua replica sei vergognoso: attacchi chi ti critica, bastava solo chiedere scusa per l’errore fatto ma il tuo ego smisurato non te lo consente”.

Ma Di Stefano non ci sta e affida a Facebook una lunga replica: “Wow, pare che oggi io sia popolare”, scrive. E inizia a elencare i risultati del suo operato come sottosegretario agli Esteri. “Tutte queste attenzioni mi si rivolgono perché per stanchezza, e quindi distrazione, ho scritto ‘libici’ invece di ‘libanesi’ in un tweet di sostegno dopo l’esplosione di ieri, da me stesso cancellato pochi istanti dopo, corretto e ripubblicato. Credetemi, io sono felice che qualcuno goda a sentirsi migliore di me, se posso evitargli lo psicologo con così poco è un bene”.
“Sono anche felice che frustrati come Carlo Calenda abbiano trovato un nemico immaginario per consolarsi per la loro magrissima carriera”.

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