Un fiume di reazioni trasversali alla condanna a 13 anni di carcere per Mimmo Lucano. Il paradigma lo traccia il costituzionalista dem Stefano Ceccanti: «Le sentenze si devono commentare, con rispetto sì, come si deve in una democrazia fondata sulla separazione dei poteri, ma si possono e devono commentare, come gli atti di qualsiasi potere, perché nessun potere è a priori infallibile». Ed infatti per tutta la sinistra si tratta di una decisione abnorme, inaccettabile, incomprensibile. “Vicinanza e solidarietà”: così moderatamente su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

Sempre dal Pd, più animatamente, così ha commentato Goffredo Bettini: «Non so quale siano le motivazioni giuridiche della sentenza su Domenico Lucano. Ma la sostanza è chiara: l’Italia si conferma un Paese ingiusto. Chi difende i deboli, i disperati, le persone che soffrono, è massacrato. Chi sta ai piani alti della società, in uno modo o nell’altro, se la cava sempre. Ribaltare tutto questo significa essere di sinistra». Per il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore «la abnorme condanna di Mimmo Lucano è tanto grande quanto inattesa. Resto convinto della buona fede e dell’operato positivo di Lucano e confido che i successivi gradi di giudizio possano dargli ragione». Di sentenza ingiusta parlano i senatori di Leu-Ecosolidali Loredana De Petris, Vasco Errani e Sandro Ruotolo: «Mimmo non ha rubato un centesimo, non si è arricchito sulle spalle dei migranti. È una sentenza ingiusta. Siamo convinti della sua innocenza. Ci sarà l’appello e sarà assolto perché ha portato umanità a Riace e nel mondo». Sconcertato anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: «Una condanna così non l’abbiamo vista nemmeno per i peggiori criminali in Italia. Mimmo non ha rubato un centesimo, non si è arricchito, non ha fatto del male, non ha sfruttato. Sono fatti. Fatti che emergono dal processo».

Pure Matteo Orfini, parlamentare dem, ritiene esagerata la decisione: «Per carità, leggeremo le motivazioni della sentenza e cercheremo di capire. Ma 13 anni a Mimmo Lucano a me paiono decisamente una cosa abnorme». «Spropositata e sproporzionata» per Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, la sentenza che «si aggiunge a una serie di azioni giudiziarie ostili nei confronti del mondo che accoglie e soccorre». Ugualmente Emergency: «In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Mimmo Lucano per il verdetto che lo colpisce così duramente. Abbiamo conosciuto l’esperimento di Riace e facciamo fatica a pensare che potesse essere altro che un modello di accoglienza che ha parlato al mondo di un’integrazione possibile e concreta». Molto duro Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione dell’Arci: «Aspettiamo di leggere le motivazioni, tuttavia consideriamo la sentenza vergognosa, l’ennesimo attacco al mondo della solidarietà e a chi promuove diritti contro il razzismo dilagante. Un aiuto alle destre xenofobe a pochi giorni dalle elezioni».

“Solidarietà” a Lucano è arrivata anche da Pietro Bartolo e Laura Boldrini. Per Luca Casarini, capo missione di Mediterranea Saving Humans, «la sentenza contro Mimmo Lucano è una delle pagine più nere della storia della Repubblica. Il libro ormai è grande, pieno di queste pagine scritte da sinceri “democratici” contro “criminali” che pretendevano un mondo meno orribile». Di condanna abnorme parla anche il presidente di +Europa, l’onorevole Riccardo Magi: «Vanno lette le motivazioni ovviamente ma è una condanna abnorme e che sembra frutto di un clima in cui l’accoglienza e l’inclusione dei cittadini stranieri è ossessivamente oggetto di strumentalizzazione politica. Sarebbe ora di dire che è la Bossi-Fini che è criminale e criminogena».

Non si è lasciato attendere il messaggio di Luigi de Magistris candidato Presidente della Regione Calabria, che oggi sarà con Mimmo Lucano a Riace per chiudere campagna elettorale: «Gli ultimi passi verso la vittoria, verso la liberazione della Calabria, li compiremo proprio da Riace per abbracciare e sostenere ancor di più il nostro Mimmo Lucano, un uomo che è l’antitesi del crimine». Invece dalla Lega il garantista a correnti alternate Matteo Salvini ha tuonato: «Guadagnava illecitamente sulla gestione degli immigrati, 13 anni di condanna al sindaco di sinistra (e candidato di sinistra alle Regionali in Calabria) Mimmo Lucano, paladino dei radical chic. Giornalisti e politici di sinistra indignati ne abbiamo? No, sono tutti impegnati a fare i guardoni in casa altrui…». Poco dopo i ministri della Lega Erika Stefani, Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti: «Per coerenza e rispetto delle istituzioni ci aspettiamo un passo indietro da parte di Mimmo Lucano dopo la durissima condanna. Non vorremmo che trasparenza e correttezza valessero solo per alcuni ma non per tutti».