“Penso che tutti abbiamo paura del giorno in cui moriremo ma la vita riguarda anche la morte e dovete imparare ad accettarla per quella che è. Non siate dispiaciuti. Sorridete. Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, della vostra vita e vivetela fino in fondo. Addio'”. E’ il messaggio di Sven Goran Eriksson, 76enne ex allenatore svedese, nel documentario a lui dedicato (“Sven“) e in uscita su Amazon Prime a partire da giovedì 23 agosto. Eriksson lo scorso gennaio 2024 ha annunciato di avere un cancro incurabile al pancreas, sottolineando che “mi resta solo un anno di vita”.

“Ho il cancro ma non dispiacetevi, sorridete e vivete la vostra vita” sottolinea Eriksson. Nel documentario l’allenatore, che con la Lazio ha conquistato lo scudetto, ricorda la sua “bella vita” e spera che “alla fine la gente dica: ‘Sì, era un brav’uomo’. Ma non tutti lo diranno, spero che mi ricorderanno come un uomo positivo”.

L’addio di Eriksson nel suo documentario: “Non dispiacetevi, sorridete”

Dall’annuncio dello scorso mese di gennaio, l’ex tecnico di Roma, Sampdoria, Benfica, Manchester City, Leicester e della nazionale inglese, ha fatto il giro di alcuni degli stadi più importanti della sua carriera: dall’Olimpico di Roma ad Anfield Road (dove ha coronato il sogno di sedersi sulla panchina del Liverpool insieme a Jurgen Klopp), fino a quelli di Benfica e Sampdoria, per prendersi l’affetto di tutti i suoi tifosi. “Non siate dispiaciuti. Sorridete. Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, della vostra vita e vivetela fino in fondo. Addio”, conclude.

L’annuncio della malattia: “Devi ingannare il cervello”

“Ho una malattia grave. Nel migliore dei casi un anno, nel peggiore molto meno. Impossibile dirlo con esattezza, quindi è meglio non pensarci” raccontò Eriksson nel gennaio scorso a una radio svedese. Per il 76enne la strada è una sola, nonostante il cancro in fase terminale: “Devi ingannare il cervello. È facile finire a chiudersi in casa e a essere triste e pensare a quanto sei sfortunato e così via. Ma no, devi vedere il lato positivo delle cose e non seppellirti nei tuoi problemi, perché questo è il problema più grande ovviamente”.

“Devo combatterlo più a lungo possibile” la promessa di Eriksson, che ha spiegato: “Non ho grandi dolori, ma mi hanno diagnosticato una malattia che si può rallentare ma non operare, è quello che è”. “È arrivato dal nulla e questa è la cosa più sconvolgente” ha ammesso il 75enne.

Chi è Sven Goran Eriksson

Sven Goran Eriksson è stato per 42 anni un allenatore e un manager di calcio. L’ultimo ruolo lo ha avuto nel club svedese Karlstad, come direttore sportivo. Undici mesi fa, però, si è dimesso a causa di problemi di salute. Lunghissima la sua carriera che lo ha visto protagonista anche in Italia come allenatore di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio. Proprio con il club biancoceleste ha raggiunto forse il suo apice tra la fine degli anni ’90 e il 2000 con la vittoria di uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e in Coppa delle Coppe. Dopo è arrivato il passaggio sulla panchina della Nazionale dell’Inghilterra. Dal 2001 al 2006, infatti, è stato il commissario tecnico inglese, il primo straniero per la squadra dei Tre Leoni. Ha allenato anche Nazionali di Messico, Costa d’Avorio e Filippine (ultima esperienza in panchina nel 2019), oltre a club cinesi e del Qatar.

Redazione

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