Anche la Germania cambia idea sulla possibilità di indebitarsi. I due partiti che aspirano a creare una Grande Coalizione, i popolari della Cdu e i socialisti della Spd, hanno concordato la creazione di un fondo da 500 miliardi di euro per il rilancio dell’economia tedesca e il riarmo. Si tratta di una vera e propria svolta, in un paese che da almeno 20 anni ha fatto dell’austerity la sua stella polare; una nazione che ha iscritto, per prima, il pareggio di bilancio in costituzione e che ora si rende conto che è necessario cambiare pelle per sopravvivere.

Il piano tedesco

Obiettivo del fondo è sostenere diversi settori, tra cui trasporti, energia, istruzione e digitalizzazione, per stimolare la crescita economica e migliorare la competitività del paese. Parallelamente, il governo tedesco prevede di aumentare significativamente le spese per la Difesa, escludendo tali investimenti dal cosiddetto “freno al debito” costituzionale. Questo permetterà alla Germania di raggiungere l’obiettivo della Nato di destinare il 2% del PIL alle spese militari, rafforzando le proprie capacità difensive in risposta alle crescenti tensioni geopolitiche.

Il percorso verso il nuovo fondo

Non sarà facile però arrivare all’approvazione di questo fondo. Bisogna, infatti, intervenire a livello costituzionale e modificare la clausola del “freno al debito” che blocca qualsiasi spesa che ecceda il pareggio di bilancio. La clausola del “freno al debito” (Schuldenbremse) è un principio inserito nella Costituzione tedesca (Grundgesetz) nel 2009 per limitare l’indebitamento pubblico e garantire la sostenibilità fiscale. Per superarla, sarà necessario che i due terzi del Parlamento tedesco votino a favore della mozione che la compagine del prossimo governo si appresta a presentare.

Il prossimo cancelliere tedesco – Friedrich Merz, leader della Cdu – spiega: “Siamo consapevoli delle sfide che abbiamo di fronte. Per questo i colloqui hanno già dato alcuni risultati: vogliamo presentare una mozione al Bundestag per discutere delle modifiche costituzionali e garantire l’aumento di un ulteriore punto di PIL per la Difesa e un fondo straordinario per le infrastrutture di 500 miliardi nei prossimi dieci anni”.

Lars Klingbeil, co-presidente dell’Spd, ha sottolineato l’importanza di bilanciare le spese per la Difesa con gli investimenti nelle infrastrutture. Durante una conferenza stampa congiunta con Merz, Klingbeil ha evidenziato che è fondamentale garantire investimenti significativi per sostenere l’economia tedesca. Questo equilibrio è visto come essenziale per affrontare le sfide attuali e future del paese. Inoltre ha espresso la necessità di riformare il “freno al debito” per permettere questi investimenti senza compromettere la stabilità finanziaria della Germania. E ha sottolineato che tali misure sono cruciali per garantire la sicurezza e la prosperità del paese in un contesto geopolitico in evoluzione.

L’impatto sull’Unione europea

Il drastico cambiamento in Germania pone le basi per una modifica anche della politica europea in merito al debito. Per attuare il piano da 800 miliardi di euro che l’Unione europea vuole approntare per il riarmo, è necessario varare una quota di debito comune europeo e di consentire agli Stati membri di sforare il Patto di stabilità. Con Berlino più accomodante sul tema, tutti i paesi del Nord (i cosiddetti frugali) si allineeranno, consentendo a Bruxelles e alle altre nazioni un percorso più agevolato per il debito pubblico. Anche questa è una conseguenza della vittoria di Trump alle elezioni americane.

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