Thierry Baudet torna protagonista. Il leader del partito anti-Ue e anti-immigrazione olandese FvD (Forum per la Democrazia) era diventato noto agli italiani quando nelle scorse settimane il suo movimento aveva proposto e fatto approvare due mozioni nel Parlamento olandese che esortavano il governo a non accettare alcuna proposta da parte dell’Unione europea che avesse reso i Paesi Bassi ‘responsabili’ del debito nazionale di un altro Stato, i Coronabond.

Gil olandesi erano stati duramente accusati da Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia che di Baudet e del Forum per la Democrazia è alleata in Europa nel gruppo ECR, il gruppo dei Conservatori e Riformisti europei. Una ‘svista’ clamorosa, anche perchè nell’edizione dello scorso anno di Atreju, la festa del partito, Baudet era stato invitato come ‘star’ della nuova destra.

Ora Baudet deve fare i conti in patria con una nuova gravissima accusa, esser stato finanziato da emissari russi vicini al presidente Vladimir Putin. A mettere nei guai il leader sovranista è stata la trasmissione televisiva Zembla, che ha pubblicato alcuni messaggi WhatsApp del politico olandese in cui parla di  contatti con la Russia e di pagamenti ricevuti.

Come spiegato da Politico.eu, nei messaggi viene citato in particolare Vladimir Kornilov, personaggio che secondo il New York Times ha legami col Cremlino, mentre lo stesso Baudet lo descrive come un russo che lavora per Putin. In altri messaggi rivolti all’ex tesoriere del partito Henk Hotten, Baudet scrive quindi che Kornilov “vuole pagare qualche extra”, mentre in altre conversazioni citate da EUObserver, Baudet diceva che l’Ucraina aveva inviato agenti provocatori in Olanda per influenzare il referendum 2016 su Ucraina e Unione Europea, sostenendo che glielo avesse detto Kornilov.

Baudet ha negato ogni accusa, spiegando che dichiarazioni su Kornilov erano uno scherzo ironico. “Non abbiamo mai ricevuto soldi (dalla Russia, ndr) e le mie idee non sono in vendita”, ha detto il leader di FvD.

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