Promessa risoluzione entro il 27 gennaio
Le mail di Libero e Virgilio non funzionano da 4 giorni, preparati reclami e class action: come chiedere il risarcimento
Bloccati dallo scorso 23 gennaio, gli utenti delle caselle di posta elettronica di Libero e Virgilio dovranno attendere ancora, forse altre 24-48 ore. Un’eternità nel mondo immediato del web. Siamo entrati nel quarto giorno di malfunzionamento che ha messo fuori uso le mail di Italiaonline, la società che gestisce entrambi i sistemi, che fa promette in un comunicato il ritorno alla normalità. “Nel 2023 un disservizio così lungo è fuori mercato”, ha twittato Enrico Pagliarini, che sul tema ha anche commentato al Gr24 di Radio24 martedì sera. Intanto anche le associazioni consumatori cominciano a scaldarsi: Altroconsumo sul proprio sito invita gli utenti a reclamare per avere una forma di risarcimento danni e chiede a Italiaonline di offrirlo.
“In questa nuova comunicazione, vogliamo iniziare scusandoci ancora una volta con i nostri utenti per il disagio e il disservizio. Leggiamo i vostri commenti e comprendiamo. Ma vogliamo soprattutto, ora che siamo in grado di farlo, condividere con voi maggiori informazioni sull’accaduto, sul lavoro che stiamo facendo e dare un orizzonte temporale per la risoluzione del problema” esordisce la nota dell’azienda, che poi prosegue con i motivi tecnici del blocco: “Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo”.
Escluso un attacco hacker. Il problema che ha causato i disservizi su oltre nove milioni di caselle di posta elettronica è legato a un bug (un errore) del sistema operativo che ne ha compromesso il corretto funzionamento. Si precisa anche che questo software è fornito da un’azienda esterna. Insomma, un tentativo di miglioramento del servizio andato storto. Per ripristinare la situazione è ora necessario un nuovo sviluppo, che richiede tempi tecnici.
In attesa del ritorno alla normalità, sono già arrivate le scuse da parte dell’azienda per i disagi causati ai suoi utenti. “Come abbiamo avuto modo di comunicare ai nostri utenti in queste ore, in 25 anni di servizio fedele agli italiani, non ci è mai successo di restare offline per così tanto tempo. Possiamo rassicurare, come già scritto sui nostri portali e touchpoint digitali, che i nostri utenti sono stati in questa situazione di emergenza, e continueranno ad essere sempre, la nostra priorità”, ha dichiarato in una nota il Cto di Italiaonline Diego Rizzi.
Intanto le associazioni di tutela dei consumatori si attrezzano per capire come aiutare gli utenti che lo vorranno ad essere risarciti. Altroconsumo “ha inviato una diffida al provider Italiaonline per chiedere un ristoro economico per i disagi patiti dagli utenti”, si legge sul sito. Secondo l’associazione ci sono gli estremi per inviare un reclamo, anche se “abbiamo recuperato i contratti di Virgilio email e Libero email e abbiamo trovato una clausola davvero ‘furba’ (e a nostro avviso vessatoria) che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento. Clausola che a nostro avviso non può essere applicata in maniera così generica”, scrivono. Mentre il Codacons si dice “pronto ad una class action per il black out dei servizi di posta elettronica Libero e Virgilio”, parlando di danni morali oltre che materiali.
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