Roberto Gualtieri sarà il candidato del Partito Democratico nella corsa a sindaco di Roma. La scelta non è ancora ufficiale, ma il nome dell’ex ministro dell’Economia per il Campidoglio sarà speso pubblicamente forse già oggi, o a massimo entro pochi giorni.

Una mossa attesa ma messa in stand-by per il caos scoppiato al Nazareno dopo le dimissioni improvvise dell’ormai ex segretario Nicola Zingaretti e “l’incoronazione” del nuovo numero uno Dem, Enrico Letta, acclamato con un plebiscito nell’assemblea nazionale di domenica.

A dargli battaglia per la poltrona di sindaco della Capitale ci sarà sicuramente Virginia Raggi. Il primo cittadino uscente a febbraio aveva incassato il sostegno di Beppe Grillo, il garante dei 5 Stelle che da mesi è tornato di fatto il numero uno del Movimento, tessendo la sua trama nella linea politica di appoggio responsabile al governo Draghi. “Roma ha bisogno di te”, e poi “Chi sta con Virginia sta con il Movimento”, il tutto condito con un romanesco “aridaje”: così Grillo si era speso in favore della sindaca, scaricata molto presto dal Movimento per i suoi guai giudiziari e per una forte spaccatura all’interno del gruppo romano.

Gualtieri e il Partito Democratico puntano anche su questo: alla Raggi manca l’appoggio dell’interno mondo grillino, in particolare della neo assessora stellata in Regione Lazio Roberta Lombardi. L’ex ministro dell’Economia Gualtieri inoltre, è la previsione dei vertici Dem, è ritenuto un profilo capace di attrarre personalmente il voto dell’elettorato pentastellato e può vantare anche sulla stima e vicinanza di Giuseppe Conte, l’ex presidente del Consiglio che dei 5 Stelle potrebbe essere la futura guida.

A proposito del ruolo di Roberta Lombardi, la mossa del governatore Nicola Zingaretti di aprire la giunta a due esponenti dei 5 Stelle va letta anche come tentativo di accreditarsi nell’elettorato grillino in vista del voto di ottobre per il Campidoglio. La scommessa dalle parti del Nazareno è che la Raggi non riuscirà ad arrivare al ballottaggio, col secondo turno che si giocherà contro il candidato del centrodestra.

Dove invece ad oggi si naviga nel buio è proprio nel centrodestra. Le carte sul dossier Roma sono ancora copertissime: da una parte, secondo i rumors, vi sarebbero Forza Italia e Lega pronte a spingere per la candidatura dell’ex numero uno della Protezione civile Guido Bertolaso, dall’altra Fratelli d’Italia che, forte del radicamento della destra sociale nella Capitale, vorrebbe far pesare la sua forza nel territorio puntando su una sua candidatura, quella del presidente del Credito sportivo Andrea Abodi.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia