Il ricordo
L’indimenticabile lezione di Pertini: solo le azioni danno vita agli ideali
I princìpi di libertà, giustizia e pace non sono retorica: devono essere applicati anche nei fatti. Il presidente più amato dagli italiani rimane un faro per l’impegno politico, specialmente oggi

Ripenso spesso a una frase del mio conterraneo Sandro Pertini, il presidente più amato dagli italiani. Non la ricordo nella sua letterale precisione ma ne ho ben presente il senso, avendola personalmente ascoltata e poi misurata con le alterne vicende della mia stessa vita. Diceva più o meno questo: “Che più degli uomini – che sbagliano, tradiscono e cadono volutamente nell’errore – sono importanti le idee”, perché si codificano nei valori che restano immutabili nel tempo e sono di monito e di esempio alle azioni umane fino a diventare motivo e senso dell’esistenza. Era una grande persona che esprimeva un nobile e alto pensiero, per questo affermava una cosa saggia e credibile.
Ideali e valori
Ed è certamente vero che libertà, giustizia, pace, democrazia, uguaglianza sono ideali eterni, ragioni per cui vale la pena vivere e combattere, imperativi morali oltre le soggettività, gli egoismi, i facili tornaconti e i meschini compromessi. Ho ben presenti – infatti – le loro non sempre coerenti declinazioni e mi è più facile stupirmi e inorridire di fronte all’uso distorto che se ne è fatto, con un’iniquità direttamente proporzionale alla loro importanza e purtroppo a volte alla stessa apparente autorevolezza dei loro sostenitori. Ho sentito spesso e con disinvoltura parlare di ideali e di valori come se fossero decalcomanie da appiccicare alla nostra vita, scudetti e mostrine da esibire, diplomi da ostentare, titoli e appartenenze di status.
Come si misurano idee e valori
Altre volte ho ascoltato persone che parlavano di merito dopo averlo calpestato, di equità facendo ingiustizia, di accoglienza generando discriminazione, di pace seminando discordia, di famiglia senza conoscerne le tribolazioni, di verità sapendo di mentire, discettando di bene e di male e addebitando colpe o elargendo assoluzioni solo nel nome degli astratti princìpi assoluti, oltre la dovuta, umana comprensione. A cominciare proprio dalla casa, dagli affetti, dal lavoro, dalle relazioni umane più immediate. Allora mi sono sempre più convinto che le idee e i valori si misurano con la testa e il cuore delle persone, camminano con le loro gambe, sono fatti della loro carne e del loro sangue.
Gli uomini passano, le idee restano
Per sostenere una grande idea e renderla credibile, ci vuole una grande persona: più questa è giusta, saggia, integra e retta, più vero e autentico è il valore che riesce a esprimere attraverso la coerenza della sua vita. Come disse qualche anno dopo Giovanni Falcone, “gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Sono i comportamenti umani, dunque, che confermano o smentiscono di volta in volta i valori: senza i primi resta solo l’assolutismo astratto e spietato di un pensiero vuoto e lontano. Non per niente le nefandezze più crudeli della storia sono state quelle perpetrate in nome delle ideologie. E i tribunali della ragione e della fede hanno tagliato con solerzia molte teste, sperando così di salvare poche idee.
Idee e azioni
Tutto ciò cui attribuiamo valore dovrebbe passare – nel bene e nel male – attraverso la mediazione imprevedibile, persino imperscrutabile dell’esistenza, dove solo la carità e il perdono possono elevare l’uomo senza rinnegare la verità. Non abbiamo bisogno soltanto di definizioni: le idee codificate sono lettera morta se non assumono sembianze umane. Il ricordo di Pertini a 35 anni dalla sua scomparsa è dunque legato a questa coerenza tra idee e azioni. Per questo, più che invocare la giustizia, la libertà e la pace, abbiamo fortemente e davvero bisogno di uomini giusti, liberi e temperanti.
© Riproduzione riservata