Con un video pubblicato sui social uno dei pizzaioli napoletani più famosi, Errico Porzio, si è sfogato in merito ad alcuni commenti degli hater. Porzio, infatti, riprende la domanda di un utente: “Ciao sono un italiano a Vienna, corresti aprire una pizzeria qui in Austria? Ti dico questo perché qui tanti napoletani dicono che sei un pupazzo collegato con la camorra e io non ci credo“.

GLI INIZI – Il pizzaiolo risponde così: “Ti ringrazio e mi fa piacere che tanti mi conoscono anche in Austria. Mi fa meno piacere che il mio nome viene accostato alla camorra“. Quindi prosegue: “Chi è Errico Porzio? E’ il primo di tre figli di una famiglia cresciuta con grandi valori: l’onestà, il rispetto delle persone e la consapevolezza di poter ottenere dei risultati attraverso il lavoro“. Porzio poi racconta del padre che faceva ben tre lavori per non far mancare niente ai propri figli e si sofferma sulla sua esperienza: “Quando ho capito i sacrifici che faceva mio padre, a 13 anni ho iniziato a lavorare in quella che è stata sempre una grande passione e che mi ha spinto a restare all’interno di pizzerie anche 16 ore al giorno. Il tutto solo per imparare, capire e inventare nuovi prodotti“.

LA PRIMA PIZZERIA – Proseguendo nel racconto del proprio percorso professionale, Errico Porzio racconta: “Nel 2000 ho aperto la mia prima attività. Una piccola pizzeria da asporto di appena 25 metri quadrati“. La svolta, però, è arrivata nel 2012: “Contando esclusivamente sulle mie forze da piccola pizzeria di quartiere provai a investire in quello che è l’attuale locale dotandolo di una sala. All’inizio le cose non andavano bene, ma grazie alla testardaggine e alla volontà di riuscire nel mio lavoro mi hanno dato ragione“. Infatti attualmente Errico Porzio oltre alla storica ‘doppia’ sede di via Cornelia dei Gracchi, ha una pizzeria al Vomero tra via Scarlatti e Piazza Vanvitelli, una sul lungomare di Salerno a due passi da Piazza della Concordia, un format di pizze in teglia Porzioni di Pizza, e un altro format Al solito Porzio con sedi ad RomaAversa e Pozzuoli.

IL REINSERIMENTO – Porzio non nasconde che “All’interno del mio gruppo di lavoro c’erano e ci sono persone che navigavano su strade sbagliate e a cui la pizza ha salvato la vita“. Quindi si sofferma su questo passaggio: “Non solo non ho mai avuto alcun tipo di rapporti con la camorra, ma addirittura ho raccolto dalla strada soggetti a rischio e li inserivo nel mondo del lavoro“.

IL BOOM GRAZIE AI SOCIAL – Grazie al successo sui social, Porzio ha avuto la possibilità di “Aprire diverse sedi. Ovviamente da solo non avrei mai potuto sviluppare quello che è il brand, e quindi ho dei soci non investitori ma lavoratori, ognuno bravissimo nel suo campo da quello amministrativo ad organizzativo e manageriale, ma sempre e solo persone limpide e trasparenti“. Infine conclude: “Anche in questo caso ci metto la faccia perché dietro ad ogni attività in cui c’è scritto Errico Porzio ci sono realmente io“.

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Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format