Pericolo varianti, nuova stretta nella regione più colpita dal Covid
Lombardia, ordinanze di Fontana: in arancione rafforzato Como, Cremona e oltre cinquanta comuni
Tornata oggi in zona arancione, la Lombardia, attraverso il governatore Attilio Fontana, impone una nuova stretta, fascia arancione rafforzato, a decine di comuni (che abbracciano tutte le province della regione) a causa del pericolo varianti. È quanto stabilito dalle ordinanze firmate dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, sulla base delle raccomandazioni della Commissione indicatori Covid 19 di Regione e sentito il ministero della Salute. Le misure entreranno in vigore mercoledì 3 marzo con scadenza dopo una settimana, mercoledì 10 marzo compreso. I comuni di Mede (Pavia), Bollate (Milano) e Viggiù (Varese), finora in fascia rossa, passano in fascia arancione rafforzata, in considerazione del miglioramento della situazione epidemiologica, a partire dal 4 e fino a giovedì 11 marzo compreso. La decisione, precisa una nota della Regione, arriva in considerazione del miglioramento della situazione epidemiologica.
I Comuni che erano già in fascia arancione rafforzata, ovvero l’intera provincia di Brescia, otto Comuni della Bergamasca e Soncino, in provincia di Cremona, rimangono tali per un’altra settimana. A questi si aggiungono altri 49 comuni più l’intera provincia di Como. Il provvedimento vale inoltre per i seguenti comuni della provincia di Mantova: Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere. In provincia di Cremona, fascia arancione rafforzata per (oltre che la stessa Cremona) Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed Uniti, Corte dei Frati, Corte de’ Cortesi con Cignone, Spineda, Bordolano e Olmeneta.
Anche nel territorio della provincia di Pavia viene disposta la fascia arancione rafforzata per: Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo. Inoltre, in provincia di Milano, l’ordinanza riguarda Motta Visconti, Besate, Binasco, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano, Casarile.
COSA CAMBIA – Per tutti questi comuni viene stabilita la didattica a distanza per le scuole dell’infanzia, le primarie e le secondarie ad esclusione degli asili nido. In zona “arancione rafforzata” l’isolamento dei positivi non può essere interrotto dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo. E’ vietato lo spostamento nelle seconde case. In più è stato chiesto alle aziende di disporre lo smart working obbligatorio dove fosse possibile.
Per quanto riguarda bar, ristoranti, negozi e attività commerciali le regole non cambiano. È vietato consumare cibi e bevande nei locali o nei pressi di questi, e sono consentiti solamente l’asporto e il delivery a domicilio. Non sono previste limitazioni alle categorie dei beni vendibili, mentre le attività che si trovano all’interno dei centri commerciali restano chiuse nei giorni festivi e prefestivi, fatta eccezione per farmacie, negozi alimentari, tabacchi ed edicole.
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