Quasi un migliaio per l’ultimo saluto ad Alessandro, il 13enne di Gragnano morto la scorsa settimana dopo essere precipitato dal quarto piano dell’abitazione dove viveva. Tantissimi giovani presenti, alcuni compagni di scuola hanno esposto uno striscione (“Alessandro vive”) con la data della scomparsa, 3 settembre scorso.

Tra le lacrime e gli applausi della folla è arrivata la bara bianca di Alessandro. “Avevamo 3 anni quando ci siamo conosciuti, abbiamo subito legato… io e te c’eravamo ancora. Non pensavo che ci saremmo allontanati così presto, che brutto scherzo che hai fatto. Non posso crederci che non ci sarai più, saremo amici per sempre, non ti dimenticherò mai”. Recita così la lettera scritta da un amico di Alessandro, ma che non ce l’ha fatta a leggere a tutti. Al suo posto una donna ha letto le toccanti parole del ragazzo.

Ad accompagnare la cerimonia la colonna sonora di “Nuovo Cinema Paradiso” e brani classici tra cui quelli di Einaudi. Il chiostro dell’antica chiesa di Sant’Agostino, in Piazza San Leone, è pieno di tante persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Alessandro. A celebrare i funerali don Paolo Anastasio. Oggi a Gragnano è il giorno del dolore e del lutto cittadino, tutta la città si è fermata.

Il dolore dell’intera comunità è enorme. I genitori di Alessandro hanno indossato la maglietta bianca con foto de figlio. Per tutta la cerimonia non si sono staccati per un istante della bara bianca del figlio. L’hanno accarezzata, hanno mandato baci al loro unico figlio. Alla fine della cerimonia nel Chiostro, il papà ha chiamato a raccolta tutti gli amici del figlio intorno alla bara bianca.

Tra le lacrime e la commozione la migliore amica di Alessandro ha letto una lettera: “Non voglio rassegnarmi alla tua morte, mi manchi piccolo angelo, la mattina penso di aver fatto un incubo. Avevamo un colore in comune, ti voglio bene Best friend. Ti ricordo quando mi accompagnavi sotto casa con la pioggia, il diluvio. Sempre. Ora ti immagino ridendo”. Dopo la cerimonia si sono radunati tutti nel Chiostro cantando sulle note di “Nostalgia” di Blanco, tra le lacrime. Hanno fatto volare palloncini bianchi verso il cielo tra gli applausi e la commozione.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.