Nemmeno New York è riuscita a resistere alla pioggia incessante dell’uragano Ida che ha fatto scattare lo stato di emergenza nella Grande Mela e nel New England, dove arriva anche la minaccia di altri tornado. Almeno dieci persone sono morte nelle ultime ore nel nordest degli Stati Uniti a causa delle inondazioni provocate dalla coda dell’uragano, ma la conta non può che essere provvisoria. Secondo quanto riportano i media locali, una persona è morta nel New Jersey dove il governatore Phil Murphy ha dichiarato lo stato di emergenza in tutte le 21 contee esortando le persone a stare lontane dalle strade allagate, poi una nel Maryland e otto nella città di New York.

La grande quantità d’acqua piovuta che accompagna l’uragano ha fatto scattare lo stato di emergenza a New York e nel New England, dove c’è la minaccia di altri tornado. Due delle più importanti arterie stradali di New York erano sott’acqua già nella tarda serata di ieri. Oggi si susseguono sui social i video di stazioni e binari della metropolitana allagati per cui la Metropolitan Transportation Authority ha sospeso tutti i servizi.

L’agenzia governativa statunitense che si occupa delle previsioni meteorologiche ha dichiarato mercoledì notte per la prima volta nella storia lo stato di emergenza alluvioni per questa città, come annunciato con un tweet dalla stessa organizzazione governativa, relative a inondazioni improvvise nella regione, un livello di allerta riservato a situazioni estremamente rare in cui una grave minaccia per la vita umana e danni catastrofici da un’inondazione improvvisa sta accadendo o accadrà presto: “Si prevede che Ida diventi post-tropicale oggi nel nord-est. Sono previsti due rischi significativi dagli Appalachi centrali al sud del New England: un alto rischio di pioggia abbondante e inondazioni. Inoltre, sono probabili forti temporali con tornado e venti dannosi in alcune parti del Medio Atlantico”.

“Sto dichiarando lo stato di emergenza per aiutare i newyorkesi colpiti dalla tempesta di stasera, questo è molto più di quanto ci saremmo aspettati”, ha twittato Kathy Hochul, governatrice dello stato di New York, dal suo profilo ufficiale. La città di New York ha registrato ieri, nell’arco di soli 60 minuti, 80,01 mm di pioggia, la più grande quantità d’acqua mai caduta sulla metropoli statunitense. Il rilevamento è stato fatto al Central Park di Manhattan dalle 20:51 alle 21:51 di mercoledì ora locale (le 2:51-3:51 di oggi in Italia). New York City ha messo in atto un divieto di viaggio per tutti i veicoli non di emergenza. La tempesta ha attraversato gli stati dell’Atlantico centrale con almeno due tornado, i forti venti e le piogge torrenziali hanno fatto crollare il tetto di un edificio del servizio postale degli Stati Uniti nel New Jersey e hanno minacciato di invadere una diga in Pennsylvania. Anche il sindaco Bill de Blasio ha dichiarato l’emergenza per la città mentre molte linee elettriche sono saltate e le condizioni delle strade rimangono pericolose.

Non c’è pace negli usa perché iuù a sud, nelle stesse ore, la tempesta Larry che si sta abbattendo sull’Atlantico tropicale orientale potrebbe intensificarsi ulteriormente in un uragano maggiore entro venerdì sera, come detto dal National Hurricane Center degli Stati Uniti. Larry in questo momento si trova a circa 545 miglia (875 km) a ovest-sud-ovest delle isole più meridionali di Cabo Verde, con venti massimi che raggiungono i 120 km/h.

Anche nel New Jersey sono state ore drammatiche. Le piogge torrenziali hanno provocato l’evacuazione di migliaia di persone dopo che l’acqua ha raggiunto livelli pericolosi in una diga vicino a Johnstown. Sono state segnalate centinaia di migliaia di persone senza elettricità nel New Jersey e in Pennsylvania. A Rockville, nel Maryland, l’acqua aveva quasi raggiunto i soffitti dei seminterrati quando le squadre sono arrivate in un complesso di appartamenti. Un 19enne è stato trovato morto quando il fiume Rock Creek ha rotto gli argini inondando numerosi palazzi, un’altra persona è scomparsa e circa 200 persone sono state evacuate da 60 appartamenti vicino a Rock Creek.

Riccardo Annibali

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