Un viaggio istituzionale, una missione per parlare con le istituzioni di Beirut e per fare visita al contingente italiano nel Paese. Si è concluso da poco il viaggio di Giorgia Meloni in Libano, nonostante sia iniziato con un piccolo inconveniente. La presidente del Consiglio italiana, infatti, al suo arrivo nella capitale libanese non è stata riconosciuta dal premier Najib Miqati.

Meloni in Libano, la gaffe del premier libanese

Quando l’aereo con a bordo Meloni è atterrato all’aeroporto di Beirut, ad aspettarla c’era una vasta delegazione libanese in attesa ai piedi della scaletta, con il premier Miqati in primis. Quando però a scendere è stata la segretaria particolare della presidente, Patrizia Scurti, uscita dall’aereo per prima insieme al capo del cerimoniale di Palazzo Chigi, Francesco Piazza, il primo ministro libanese è stato tratto in inganno. Miqati infatti ha salutato con particolare confidenza Scurti, dandole due baci sulle guance e un abbraccio, e scortandola poi sul tappeto rosso per qualche metro, prima di essere avvicinato da una donna che gli ha spiegato chi fosse.

Scurti, che ha lo stesso taglio di capelli di Meloni e bionda anche lei, ha sorriso e ha abbandonato il tappeto rosso. Dopo poco è scesa Meloni dall’aereo, con Miqati che è tornato indietro e ha accolto la premier. Una gaffe in piena regola per il leader del Libano che, nonostante fosse la prima visita di Meloni nel Paese, aveva già incontrato la premier un anno a fa a Roma e durante la Cop28 di Dubai.

Redazione

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