È in lutto il mondo del calcio, a piangere Sinisa Mihajlovic è molto più del mondo del calcio. A 53 anni, dopo una lotta di oltre tre contro una leucemia mieloide acuta, l’ex calciatore e allenatore serbo è morto ieri a Roma. Oltre agli appassionati che avevano apprezzato un calciatore duro ma dal piede mancino raffinato, anche altre persone oltre lo sport avevano imparato ad apprezzare l’atleta serbo per il carattere con il quale aveva affrontato la malattia.

Sinisa Mihajlovic si era sposato nel 1996 con Arianna Rapaccioni, la coppia aveva avuto cinque figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dušan e Nicholas. Da un’altra relazione precedente aveva avuto un altro figlio, Marko. È stata la famiglia che all’Ansa, nel primo pomeriggio di ieri, aveva confermato la morte dell’amato padre e marito. È la famiglia che in queste ore raccoglie la solidarietà e piange la morte del 53enne, nato in Croazia, serbo ma italiano adottivo per tutti i trascorsi tra i campi e le panchine della Penisola dall’inizio degli anni Novanta fino a oggi.

“Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte”, ha scritto in un post su Instagram la moglie, ex soubrette e ballerina. La figlia più grande Viktorjia, 25 anni, ha postato invece una poesia di Montale: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale. E infine la dedica: “Ti amo con tutto il mio cuore papà, anima pura, rara, orgoglio della mia vita, mio eroe, mio GRANDE amore“.

 

Questa mattina il cordoglio dell’altra figlia, Virginia, affidato a un lungo post. “È dura papà. È dura. In questo momento di immensa sofferenza avrei solo bisogno di un tuo abbraccio. Non un abbraccio qualsiasi, il tuo. Mischiato al tuo profumo, che, come la tua anima, rimaneva addosso. E chi ti conosce sa a cosa mi riferisco. Impossibile accettare tutto questo ma trovo la forza nell’amore immenso che mi hai donato in questi anni di vita insieme, talmente forte che mi accompagnerà per il resto dei miei giorni. Dopo aver scoperto il tuo destino, ringrazio di averti avuto con me per questi anni, in cui mi hai donato tutto, tutto quello che un padre avrebbe potuto donare ad una figlia, anzi molto di più.

 

 

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Mi hai amata immensamente, con tutte le forze che avevi. Mi hai protetta da ogni cosa, da tutti e tutto. Tu sei stato troppo. Troppo per me. Troppo per noi. Troppo per tutti. Il mio cuore oggi è spezzato, in frantumi. La mia anima peggio, e non riesco a continuare a parlare del mio super eroe, per me papà, per voi Siniša Mihajlovic. Fa troppo, troppo male.  Ti amo papà, per sempre, sempre, sempre, sempre. Te lo griderò ogni giorno, convinta che il mio grido arriverà fin lì. Non saremo mai distanti. Ciao papà, mio grande ed Immenso amore. Promettimi che ti farai sentire, io ho ancora tanto bisogno di te”.

 

 

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.