Appuntamento fuori la Questura di Napoli perché “mio fratello fa il poliziotto“. Lo scenario perfetto per allontanare dubbi sulla truffa che avevano organizzato.

Prima l’annuncio sui social per l’acquisto di un orologio di lusso. Una volta fatta abboccare la preda e raggiunto l’accordo economico (16.500 euro), ecco fornire una location “blindata” per lo scambio soldi-orologio.

“Vediamoci fuori la Questura di via Medina”. Qui si sono presentati due uomini uno dei quali, per guadagnare la fiducia dell’acquirente, ha affermato di essere fratello un poliziotto in servizio in Questura. Dopo aver incassato la somma pattuita di 16.500 euro, l’uomo si è avvicinato all’ingresso della Questura fingendo di chiedere un’informazione per poi allontanarsi con il complice che lo attendeva a bordo di uno scooter.

La vittima, poco dopo, si è accorta di aver acquistato un orologio falso e ha denunciato l’accaduto. Nel giro di poche ore i Falchi della Squadra Mobile grazie alle descrizioni fornite dalla vittima e alle immagini del sistema di videosorveglianza perimetrale della Questura, hanno rintracciato nella notte i truffatori, S.C ed M.N., napoletani di 41 e 29 anni con precedenti di polizia, e li hanno denunciati per truffa aggravata. Inoltre, presso l’abitazione di uno dei due uomini, sono stati sequestrati 4600 euro provento della truffa.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.