Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto in parlamento per spiegare in maniera più chiara la natura di Aspides, la missione navale europea nel Mar Rosso. Nel suo discorso, prima di dare i pareri del governo sulle risoluzioni delle opposizioni, il vicepremier ha sottolineato l’esigenza di Aspides. Per Tajani, gli attacchi degli Houthi alle navi mercantili nel Mar Rosso “compromettono la regolarità del rifornimento delle merci”. “Siamo un Paese che vive di esportazioni, che contribuiscono al 40% del nostro Pil. Il 40% delle nostre esportazioni marittime passano attraverso Suez” ha spiegato Tajani.

Missione Aspides, la natura difensiva contro gli Houthi

“Aspides agirà con compiti di natura difensiva, la missione non potrà cioè intraprendere azioni di tipo preventivo. Sono previste mansioni non esecutive” ha detto Tajani a Montecitorio, aggiungendo: “Aspides non è diretta contro nessuno, ma a difesa di un principio: la libertà e la sicurezza della navigazione. Solo facendo rispettare questo principio è possibile assicurare sicurezza e benessere alla regione”. “Le risposte saranno condotte nel pieno rispetto del diritto internazionale, quello consuetudinario e il diritto all’autodifesa in caso di attacco imminente o in corso, su navi proprie o di terzi, così come previsto all’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Aspides agirà inoltre in piena conformità con la Convenzione Onu sul diritto del mare” ha ribadito il leader di Forza Italia.

Poi la specifica su come si svolgerà la missione: “Le attività esecutive potranno essere svolte solo nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, a sud della latitudine di Mascate. Dovrà in ogni caso trattarsi di risposte necessarie e proporzionate e comunque sempre in mare o nello spazio aereo. In nessun caso Aspides potrà essere coinvolta in operazioni sulla terraferma”.

Missione Aspides, il voto in aula

La missione internazionale sarà approvata dal parlamento europeo. Un via libera confermato dalle dichiarazioni di voto favorevoli anche del Movimento Cinque Stelle. L’annuncio è stato dato da Riccardo Ricciardi alla Camera, anche se l’esponente pentastellato ha avvertito: “Se ci dovesse essere anche solo un mutamento della natura della missione saremmo i primi a chiedere che venga subito interrotta”. A favore anche le forze di governo, ovviamente, ma anche altre opposizioni.

Redazione

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