Manifesto funebre con la data di morte (giovedì, 10 marzo) del colonnello Biagio Chiariello, comandante della polizia municipale di Arzano, comune a nord di Napoli al centro da diversi mesi di una violenta faida di camorra segnata da agguati (ferite anche persone innocenti) e bombe intimidatorie. Un messaggio raccapricciante quello pubblicato sul manifesto trovato nei pressi dell’edificio comunale che ospita gli uffici della polizia locale.

“Il 10 marzo è deceduto il signor Biagio Chiariello… colonnello qui stiamo ad Arzano, no a Frattamaggiore, qui ad Arzano casino non ci piace” si legge sul cartello dove è pubblicata anche la foto del colonnello Chiariello. Vicino a dove è stato ritrovato il manifesto anche un fascio di fiori. Non è la prima volta che il comandante della polizia municipale di Arzano riceve minacce. Già lo scorso febbraio durante gli accertamenti anti abusivismo nel rione popolare denominato “167” quando, nel corso di una perquisizione, un residente, considerato dagli investigatori vicino alla criminalità organizzata attiva su quel territorio, minacciò di morte Chiariello che da quasi un anno sta conducendo un censimento sulle abitazioni abusive, o occupate abusivamente, nella zona. Censimento che ha già portato all’abbattimento di alloggi nei quali vivevano persone ritenute legate a personaggi della criminalità organizzata.

Sull’episodio sono in corso le indagini delle forze dell’ordine che al momento non escludono alcuna priva, privilegiando, tuttavia, quella che porta alla criminalità organizzata della zona. Al vaglio le telecamere presenti nel tentativo di trovare indizi utili per rintracciare i responsabili.

Sulla vicenda sono intervenuti anche Padre Maurizio Patriciello e il senatore Sandro Ruotolo che nei mesi scorsi hanno dato vita al Comitato di liberazione dalla camorra dell’Area a nord di Napoli, segnata da tempo da una escalation mafiosa tra i comuni di Arzano, Caivano, Frattamaggiore, Frattaminore, Casoria, Afragola e altre zone limitrofe. “Solidarietà e vicinanza umana al comandante della polizia locale di Arzano Biagio Chiariello di fronte alle ennesime e gravi minacce di morte” si legge nella nota. “Non è una bravata -chiariscono – è una minaccia seria occorre difendere il comandante Chiariello che in questi mesi, in particolar modo, sul versante del rione 167 di Arzano e degli immobili occupati abusivamente da famiglie criminali, si sta molto battendo per il ripristino la legalità. È chiaro che il comandante Chiariello e la polizia municipale di Arzano non devono essere lasciati soli ma messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza e con mezzi appropriati”.

Riguardo i mandanti, per Patriciello e Ruotolo “questa minaccia nasconde altro, oltre ai clan ci potrebbero essere altri mandanti” perché “con Chiariello la polizia municipale di Arzano ha voltato pagina non solo lotta alle case occupate e abbattimento dei manufatti abusivi ma controlli sulle licenze edilizie, commerciali, sulle società delle pompe funebri e un contatto diretto e di supporto all’azione della magistratura”.

“Ribadiamo la nostra vicinanza a Chiariello al suo lavoro di comandante della polizia municipale di Arzano. Lo Stato aiuti concretamente l’amministrazione comunale affinché ad Arzano vengano cacciati i camorristi ed i loro amici. Domani mattina alle ore 10, il Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli ha organizzato il flash mob di solidarietà : ‘Nessuno tocchi il comandante Biagio Chiariello‘ presso la sede del Comando della polizia municipale di Arzano”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.