L’orso M62 era considerato “problematico” dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). Le cause della morte sono ancora da accertare. La Provincia aveva pronunciato ordinanza di cattura e abbattimento. Per alcune associazioni animaliste l’orso potrebbe essere stato vittima di bracconaggio, per il Corpo forestale la carcassa mostrava segni di ferita mortali inflitte presumibilmente da un altro orso. La notizia arriva in giorni di grande dibattito sugli orsi in Trentino dopo la morte del 26enni Andrea Papi, ucciso dall’orsa JJ4, catturata, le cui due ordinanze di abbattimento sono state sospese dal Tar.

M62 era nato nel 2018, figlio dell’orsa KJ1, non aveva mai aggredito esseri umani ma era stato definito “problematico” in base ai criteri del Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE). Almeno in due occasioni aveva mostrato dei comportamenti molto confidenti, ovvero quando i plantigradi provano poca diffidenza nei confronti di persone e centri abitati e non si allontanano immediatamente. KJ1, l’orsa più vecchia del Trentino, aveva mostrato anche lei comportamenti confidenti. Gli altri due orsi considerati problematici secondo ISPRA sono JJ4 e MJ5, l’orso che lo scorso 5 marzo aveva aggredito un uomo in Val di Rabbi.

M62 è stato trovato da alcuni escursionisti, tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino. I resti sono stati recuperati dal Corpo Forestale e trasportati all’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Il riconoscimento è avvenuto grazie alle marche auricolari che erano state messe all’animale nel novembre del 2021. “Gli scontri tra plantigradi possono avvenire durante l’intero arco dell’anno; nella stagione degli amori, che è già iniziata, questo rischio aumenta”, ha spiegato in una nota l’Ufficio Stampa della Provincia.

“Il ritrovamento del cadavere dell’orso si inserisce in un contesto molto complesso che ci impone l’approfondimento sulle cause e della data del decesso. Non vogliamo lasciare spazio al giustizialismo becero di una politica locale incompetente e siamo decisi a non lasciare nulla di intentato”, ha dichiarato il presidente Leal Gian Marco Prampolini. “Il nostro ufficio legale ha depositato istanza di accesso agli atti relativa al ritrovamento del corso di M62 alla Provincia di Trento, al Servizio forestale e all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Contestualmente abbiamo fatto richiesta di partecipazione alle operazioni autoptiche su M62 con un consulente tecnico d’ufficio”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.