Pino D’Angiò è morto. Il cantautore famosissimo negli anni ’80 con il brano ‘Ma quale idea‘, uno dei primi pezzi rap italiani, è mancato a 71 anni. Nato a Pompei, il suo vero nome all’anagrafe Giuseppe Chierchia, Pino D’Angiò ha lavorato come attore, doppiatore e produttore musicale. Ma la sua attività è stata fortemente ostacolata da malattie, specie negli ultimi anni.

Morto Pino D’Angiò, aveva partecipato all’ultimo Festival di Sanremo nella serata dei duetti insieme ai Bnkr44, proprio con la canzone ‘Ma quale idea’, ma con una versione remixata.

Morto Pino D’Angiò, l’annuncio della famiglia

La notizia è stata confermata dalla moglie Teresa e dal figlio Francesco: “Purtroppo oggi papà ci ha lasciati, colpito da un grave malore che lo ha portato via nel giro di qualche settimana. Ha resistito tanto, come ha sempre fatto”. Sui canali social della famiglia, l’annuncio: “Non esistono parole per spiegare il buio di questo momento. Con immenso dolore, la famiglia comunica che oggi Pino ci ha lasciati. Sei stato il più bel regalo che la vita potesse fare alle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerti. La tua anima ha danzato sulle gioie e sulle sofferenze sempre allo stesso modo, con la forza delicata di un leone sorridente.Tutto. Oltre l’immaginabile. Questo eri, sei e rimarrai”.

Morto Pino D’Angiò, le malattie del cantautore

Dopo il ritorno sulle scene con il festival di Sanremo, in alcune interviste il cantautore aveva parlato delle numerose e gravi malattie che lo hanno colpito negli ultimi anni. Pino D’Angiò, infatti, aveva avuto un tumore alla gola che lo ha portato a doversi sottoporre a sei interventi chirurgici. Poi è stato colpito da un infarto con arresto cardiaco, e infine un altro tumore ai polmoni. Problemi di salute ai quali ha sempre reagito con coraggio. Ma già prima ne parlava. Come nel 2021 nella trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’ di Serena Bortone sulla Rai: “Mi hanno operato sei volte per un cancro alla gola”. “So che dovrei smettere di fumare, ma la paura di ammalarmi di nuovo è meno potente del bisogno di nicotina” aveva aggiunto il cantante. “Per adesso stiamo sette a zero per me”, aveva detto sulla malattia, “ma prima o poi vincerà lei. Non so come sono sopravvissuto, per fortuna: non lo dico per me, ma per mio figlio, non me lo meritavo e me lo godo finché sarà possibile”.

Redazione

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