Dopo tre lunghe settimane in coma è morto all’ospedale San Camillo di Roma Alexander Gonzales Hernandez, 27 anni di origini filippine che alle 2 del mattino del 29 luglio è caduto dal suo monopattino personale mentre viaggiava sulla pista ciclabile di via Gregorio VII di ritorno a casa dal lavoro. La polizia locale del XIII gruppo Aurelio indaga sull’accaduto e dalle prime ricostruzione sembra che il 27enne sia caduto da solo.

Un impatto violento e le sue condizioni sono apparse subito gravi. Il ragazzo è stato portato subito in codice rosso all’ospedale Santo Spirito, poi è stato trasferito al San Camillo, dove ha subito due interventi chirurgici, ma non c’è stato nulla da fare. Alexander era entusiasta di diventare padre ed ha lottato anche per sua moglie che lo ha ricordato con un messaggio su Facebook: “Grazie mille amore mio per tutti i ricordi, guidami in tutte le prove che affronterò con il nostro bambino”.

La famiglia e gli amici chiedono ai caschi bianchi di approfondire le indagini e chiarire se la caduta sia stata indotta da un pirata della strada o meno, e rivolgono un appello ai romani: “Chiunque possa ricordare anche solo un particolare, contatti i vigili o parli”.

L’analisi delle registrazioni delle telecamere puntate sul tratto di strada dove è avvenuto l’incidente e i rilievi della Polizia locale sembrano escludere il coinvolgimento di altre auto o moto. Ma per ora sono solo ipotesi. Nessuno ha assistito alla caduta e dai primi rilievi della polizia locale non sembra che sia stata causata da terzi. Anche se l’ipotesi che l’incidente del 27enne non sia stato causato da terzi non convince amici e parenti, e i rilievi non sembrano riuscire a fornire indizi utili secondo la famiglia che vuole risposte.

L’incidente è avvenuto fra le 23.45/ 01.00 del 29 luglio. Invito chiunque possa ricordare anche solo un particolare di contattare i vigili o di parlare con i familiari che quotidiana mente stazionano davanti il luogo dell’incidente” scrive un amico su Facebook.

Hernandez aveva studiato all’istituto alberghiero Pellegrino Artusi e lavorato al Rome Marriott Grand Hotel Flora. Aveva la passione per la musica, cantava per diletto con il nome d’arte di Diroy. Viveva con la sua compagna, con la quale si era sposato meno di un anno fa nella zona di piazza Pio XI a pochi metri di distanza dall’incrocio dove ha perso la vita e dove tutte le mattine, come in un pellegrinaggio, si reca insieme a famiglia e amici all’incrocio della pista ciclabile tra via Gregorio VII e via del Cottolengo.

Davanti alla chiesa c’è una foto di Alex. Nel luogo dell’incidente, al palo della luce, si accumulano fiori e biglietti con messaggio lasciati a penna si appellano ai romani: “Chiunque sappia qualcosa dell’accaduto lasci qui il suo recapito”. Nessuno sembra aver visto nulla.

Alexander Gonzales Hernandez non è la prima vittima di un incidente sul monopattino. Lo scorso giugno Davide Massimini, 52 anni, operaio edile, è morto dopo aver perso il controllo del suo monopattino elettrico sbattendo contro l’asfalto su viale Castel Porziano, nella zona Infernetto alla periferia Sud della capitale. La polizia locale aveva escluso la presenza di altri veicoli che possano aver urtato il mezzo.

Gianni Emili

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