Privati contro la carenza istituzionale: "Manca un palazzetto da decenni"
Napoletani autolesionisti, De Giovanni: “Ci lamentiamo per 364 giorni, solo applausi a chi ha organizzato il torneo di tennis”
“A Napoli per 364 giorni l’anno ci lamentiamo che nessuno investe, poi quando questo avviene iniziamo a fare le pulci e a trovare anche la minima cosa che non va”. A parlare al Riformista è lo scrittore Maurizio De Giovanni che il giorno dopo la conclusione del torneo di tennis Atp 250, andato in scena tra non poche polemiche sul lungomare di Napoli, ci tiene a precisare che cittadini e istituzioni “devono solo ringraziare il circolo del tennis di Riccardo Villari per aver portato in città, a spese proprie e con l’aiuto degli sponsor, un evento di caratura internazionale”.
Già la scorsa settimana lo scrittore aveva pubblicato sui social un post che provava a spegnere le polemiche, invitando i napoletani ad “apprezzare e sostenere chi, una volta tanto, prova a fare qualcosa di bello da queste parti”. Poi l’affondo: “La zavorra di questa città siete voi, sempre pronti a criticare e mai a mettere insieme uno straccio di iniziativa. Fosse per voi, saremmo ancora aggrappati all’elemosina di Stato”.
Parole che sottoscrive anche alla fine del torneo che ha visto, nella finale tutta italiana, trionfare Lorenzo Musetti su Matteo Berrettini. “E’ stato uno spettacolo degno di nota. Napoli ancora una volta si è dimostrata una capitale europea che ha tutti i tioli per ospitare eventi del genere”. Il problema “resta la grave carenza istituzionale, la mancanza di strutture, di palazzetti dello sport che non abbiamo da decenni”. “Purtroppo – sottolinea De Giovanni – continuiamo ad avere un atteggiamento autolesionista e a tratti stupido. Oggi c’è solo da applaudire Villari e il Circolo del Tennis di Napoli per quello che hanno fatto”.
Le polemiche sull’avvio in salita del torneo dovuto all’inagibilità dei campi sono, per lo scrittore, da attribuire alla Mapei. “Gli organizzatori napoletani sono stati danneggiati da un’azienda internazionale”, tra l’altro fornitore ufficiale della Federazione Italiana Tennis. Proprio chi è a capo da ben 21 anni della Fit, Angelo Binaghi, in una intervista a Repubblica ha così affossato i napoletani: “Li adoro, hanno entusiasmo e una passione che qualche volta, però, travalica le loro possibilità”.
Uno scaricabarile che non è passato inosservato e che stupisce, soprattutto per il ruolo dirigenziale ricoperto da Binaghi. Parole che lo stesso De Giovanni prova a derubricare, dribblando eventuali e ulteriori polemiche: “Nel torneo appena concluso non c’entra nulla la napoletanità, l’errore è stato commesso dalla Mapei e questo ha comportato disagi e ritardi per l’organizzazione. Mi auguro una nuova edizione il prossimo anni, nella speranza che -così come sta accadendo con il Calcio Napoli dopo anni – tutti remino nella stessa parte”.
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