La voglia di normalità
Napoli diventa ‘zona bianca’ nel primo week end di sole: caos in città tra traffico e ristoranti pieni
Il primo weekend di sole d’inverno bacia Napoli. Dopo settimane di pioggia e reclusioni per le restrizioni anticovid i napoletani hanno invaso le strade cittadine. La voglia di normalità ha prevalso su qualsiasi timore da contagio. Muniti di mascherina sono scesi da casa per respirare.
Le regole della zona gialla infatti lo consentivano. Così come consentivano finalmente di godersi un pranzo in compagnia in un ristorante. Rispettato il limite di 4 persone ai tavoli se non conviventi. Ma per chi non aveva prenotato la coda è stata lunga: in tanti si sono infatti assembrati in attesa del posto a tavola.
Il lungomare è stato letteralmente preso d’assalto da migliaia di napoletani che hanno deciso di prendere una boccata d’aria. E anche i ristoranti, finalmente aperti a pranzo erano pieni. Stessa situazione nel centro storico tra Spaccanapoli e via dei tribunali, strade che un tempo pullulavano di persone e che da mesi ormai i napoletani si sono abituati a vedere deserte. Stessa situazione anche al vomero dove le code erano lunghe anche fuori ai negozi.
Il traffico è subito andato in tilt come non si vedeva da prima della pandemia. Gli snodi viari principali della città, da piazza Carlo III a corso Umberto e via Marina, erano paralizzati da serpentoni di auto. Situazione peggiore sulle superstrade. Sia in Tangenziale che lungo l’Asse Mediano si segnalano lunghe code. Il Vomero è stato completamente paralizzato fino a sera dall’ingorgo di auto.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, guarda con preoccupazione all’eccessivo rilassamento dei napoletani. “Rischiamo di fare entrare la regione in zona rossa e di chiudere tutto”. È l’allarme che lancia il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella consueta diretta del venerdì sui suoi canali social. L’ex sindaco-sceriffo di Salerno infatti ha sottolineato che attualmente “c’è un livello abbastanza elevato di positivi e un rilassamento grave” e che se i comportamenti non saranno “di estremo rigore”, ci vorrà poco a passare “dalla zona gialla a quella rossa”, il tutto “accentuato dall’apertura delle scuole secondarie”.
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