Come se non bastasse il caos in Liguria, per il Movimento 5 Stelle si apre in queste ore anche la grana Puglia. Ad inizio settimana prossima infatti, secondo fonti grilline interpellate dall’AdnKronos, il reggente politico dei pentastellati Vito Crimi assieme ad big del Pd e ministro del governo Conte sarà in Puglia per spingere la candidata grillina alla Regione, Antonella Laricchia, a fare un passo indietro. L’obiettivo è quello di stringere un patto elettorale col governatore uscente del Pd Michele Emiliano, candidato per un secondo mandato con i Dem.

Accordo che certamente non parte in discesa, visto che diversi parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle sarebbero già sulle barricate, in particolare Barbara Lezzi l’ex ministro per il Sud nel primo governo Conte.

Nel tentativo di smorzare la crescente tensione nel Movimento, Crimi è intervenuto su Facebook con un lungo post in merito alla candidatura della Laricchia in Puglia, precisando che “non ci sarà cun incontro per chiedere un passo indietro ad Antonella”. “La Puglia ha bisogno di un cambiamento vero – è la premessa di Crimi – Non il solito valzer fra partiti di destra e sinistra che si scambiano poltrone senza cambiare nulla, ma una reale inversione di rotta, che consenta a questa meravigliosa regione di valorizzare appieno le sue bellezze naturali e le sue risorse, e di liberare le sue immense potenzialità per venire finalmente incontro alle esigenze dei cittadini”.

Ieri Emiliano in una intervista a Il Manifesto aveva promosso l’allargamento della sua coalizione, che può contare su 14 liste, ai 5 Stelle. “La nostra coalizione in Puglia è aperta a loro prima o dopo le elezioni. Ci sono punti programmatici che possiamo realizzare insieme, sui territori. E c’è un percorso avviato a Roma. Ma la mia attenzione verso di loro c’è sempre stata”, aveva detto il governatore Pd, che ha ricordato di aver nominato assessore tre consiglieri del M5S appena diventato presidente della Puglia.

Chi invece chiarisce che uno schema di alleanza come quello di Governo non potrà essere replicato in Puglia è Ivan Scalfarotto, il candidato di Italia Viva, Azione e +Europa alla presidenza della Regione Puglia. “Il modello romano non si replicherà in Puglia – ha sottolineato Scalfarotto – L’unico accordo tra Pd e M5s in Liguria sta saltando il modello romano non si replicherà nelle regioni. E’ giusto che la Puglia che lavora, la Puglia degli studenti sia rappresentata da qualcuno che crede all’Europa. Sul Mes, ad esempio, che facciamo? Ci sono 2,5 miliardi per la sanità pugliese, Fitto non li vuole, Laricchia non li vuole, Emiliano non dice nulla: io, invece, li prenderei subito. Noi rappresentiamo l’unica proposta europeista e pragmatica”.

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