Non tutti, ma numerosi medici, riunitisi in un gruppo su Facebook, respingono il vaccino AstraZeneca. E, meglio chiarire, non è una questione di no-Vax: non si nega l’efficacia né si enfatizzano effetti collaterali. Il farmaco, l’ultimo a essere approvato dall’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco), e a essere distribuito, non piace a diversi camici bianchi che alla partenza della Fase 2 della grande vaccinazione di massa esigono i vaccini Pfizer e Moderna. Non aiuta certo la confusione sulle piattaforme di prenotazione e la campagna informativa sul farmaco dell’azienda anglo-svedese, che ha avuto un percorso di sviluppo e approvazione più travagliato rispetto agli altri.

L’efficacia, dopo la seconda inoculazione, nel giro di 12 settimane dalla prima, arriva all’82 per cento. Quindi inferiore a Pfizer e Moderna che superano il 95%. L’Aifa ha limitato l’utilizzo agli under 55, anche oltre le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Salute, che ha dato il via libera agli over 65. E così è successo che delle 249mila dosi arrivate in Italia, le 18mila arrivati in Emilia Romagna sono rimaste nei frigoriferi. Il Presidente della Regione Bonaccini pretende che vadano chiariti i “target prioritari” e la definizione di “servizi essenziali”. La Toscana ha iniettato ieri quasi duemila dosi.

La protesta dei medici che rifiutano il farmaco AstraZeneca è spiegata in un lungo post sulla pagina Facebook ‘Medici ed Odontoiatri Liberi professionisti per vaccinazione Covid-19′, oltre 3mila iscritti: “No al vaccino Astrazeneca per i medici liberi professionisti under 55. Stante le informazioni ad oggi disponibili circa l’efficacia, riteniamo non sia corretto per professionisti che hanno gli stessi rischi del restante personale sanitario ad oggi vaccinato in fascia prioritaria con vaccini ad mRNA”, quali quelli di Pfizer e Moderna, denuncia il gruppo di medici liberi professionisti, iscritti all’Ordine di Roma. Una protesta “con garbata fermezza” ne fa dunque una questione di discriminazione.

“Apprendiamo della convocazione di molti colleghi prevalentemente under 55 anni a cui viene destinato il vaccino AstraZeneca – ha detto all’Adnkronos Salute Paolo Mezzana, portavoce e tra gli amministratori della pagina Facebook – ma facciamo presente che dalle raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico e nella circolare ministeriale sul vaccino AstraZeneca si evince che tra le categorie per le quali è raccomandato ovviamente non c’è il personale sanitario che è intrinsecamente a rischio più alto. In questo modo si continua a creare una discriminazione tra medici del pubblico e medici del privato, pur avendo tutti lo stesso livello di rischio e un ruolo importante nella tutela della salute della popolazione”. E quindi: “Se il concetto alla base del piano vaccinale è evitare che i luoghi di cura possano trasformarsi in un rischio per la popolazione afferente – ha aggiunto Mezzana – ribadiamo con forza che il medico e l’odontoiatra restano tali indipendentemente dal fatto che esercitino la propria professione con o senza rapporti di dipendenza con il Ssn”. A preoccupare sono anche le nuove varianti covid-19 – inglese, sudafricana e brasiliana – che sembrano avere diverse risposte ai vaccini, gli studi sono in corso.

Alcuni medici hanno abbandonato la fila all’hub di Fiumicino a Roma perché volevano quello Pfizer. “Così non va, è scorretto dal punto di vista etico. La Regione ha scritto che il vaccino era Pfizer che copre il 90 per cento e invece ci danno AstraZeneca che arriva forse fino al 70 percento”, ha raccontato una psichiatra a La Repubblica Roma.

La Fase 2 della campagna prevede l’immunizzazione degli over 80 con vaccini Pfizer e Moderna, e degli under 55 senza patologie con AstraZeneca. Il governo consiglia alle Regioni di dare priorità al personale scolastico e universitario, alle forze armate e di polizia, ai detenuti a rischio e al personale di “altri servizi essenziali” che non sono però specificati. Al’11 febbraio, i vaccinati con due dosi in Italia erano 1.259.204; quelli che hanno ricevuto la prima dose 1.582.958.

Antonio Lamorte

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