All’indomani dell’uccisione di Willy Monteiro Duarte, la condizione economica di Marco e Gabriele Bianchi, i due fratelli accusati di omicidio volontario per l’uccisione il 6 settembre scorso a Colleferro del 21enne di origine capoverdiana morto dopo un pestaggio violento, è passata al vaglio degli inquirenti. A insospettire il loro stile di vita ostentato sui social network, nonostante la famiglia avesse denunciato una condizione economica precaria, tanto da richiedere il reddito di cittadinanza per sopravvivere.

Con scatti e video, però, i fratelli Bianchi mostravano di possedere suv e orologi costosi, di fare vacanze in barca e di abitare in una grande villa alle porte di Artena. Uno stile di vita che proprio non appartiene a chi si dichiara nullatenente.

L’accusa a papà e mamma Bianchi

Gli inquirenti non hanno dubbi: la famiglia Bianchi è accusata di aver richiesto e percepito illegittimamente il reddito di cittadinanza. È il frutto del lavoro di indagini della Guardia di Finanza di Velletri, che si è mossa sul caso subito dopo l’uccisione di Willy, a cui è seguita la decisione del sostituto procuratore della Repubblica di Velletri, Giovanni Taglialatela, che ha così chiuso le indagini preliminari e inviato i relativi avvisi a Ruggero Bianchi e alla moglie Antonietta Di Tullio, papà e mamma di Marco e Gabriele.

Stessi avvisi, con medesima accusa, sono stati inviati anche ai genitori del coimputato Francesco Belleggia, Lorenzo Belleggia e Rita Soccodato.

Dopo la segnalazione dell’Inps, le Fiamme gialle sono al lavoro per recuperare circa 29mila euro, parte dei 33mila euro ottenuti dagli imputati grazie al reddito di cittadinanza.

La conversazione in carcere

È l’ennesimo episodio che rischia di compromettere la già difficile situazione dei fratelli Bianchi. I due temevano infatti che la misura di sostegno, bandiera del M5S, finisse nel mirino delle autorità. Una preoccupazione che non faceva dormire sonni tranquilli ai Bianchi tanto che, in una conversazione in carcere intercettata tra Marco Bianchi e il fratello Alessandro, la misura di sostegno economica è stata più volte citata. “Mica lo pigli tu a nome tuo tutto quanto, lo piglia papà. La Finanza non ha bloccato niente”, è il succo del ragionamento fatto ieri a più riprese tra Alessandro e Marco Bianchi.

 

Andrea Lagatta

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